Aprile 19, 2024

Disclosure e NASA: gli UAP sono alieni o terrestri?

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Sembra che la Disclosure possa interessare anche alla NASA, sembra che il Direttore dell’Agenzia spaziale pubblica statunitense, stia parlando di UAP. Ma andiamo per gradi e partiamo dal principio.

Charles Frank Bolden

Charles Frank Bolden Jr. (born August 19, 1946) is a former NASA administrator, a retired United States Marine Corps Major General, and a former astronaut who flew on four Space Shuttle missions.

Corre l’anno 2009 quando il primo nero americano diventa direttore della NASA, si tratta di Bolden, ex pilota ed ufficiale collaudatore della US NAVY, riceve la nomina sotto il Presidente Barack Obama, la sua carica termina nel 2017, quando egli viene sostituito dal Presidente Donal Trump da Jim Bridenstine, il quale sarà molto criticato per le sue competenze e si dimetterà il giorno del giuramento del neo eletto Presidente Biden. Bolden fu anche membro dell’equipaggio di uno Shuttle, quindi astronauta.

Bolden è famoso anche per aver più volte fatto strani annunci poi ritrattati. In più occasioni, sembra quasi che volesse raccontare qualcosa di insolito al grande pubblico, ma poi per motivi X sparisse dalla scena. In pratica ha sempre dato la sensazione di voler annunciare cose importanti, senza mai farlo. Tra queste anche minacce extraterrestri, non riscontrate, almeno fino ad ora, come epr esempio impatti meteoritici ed anche minacce aliene. Ma non ha mia fatto comunque affermazioni concrete, o rilasciato alcuna prova.

Quella strana intervista

Il sito del Telegraph riporta l’intervista all’ex astronauta e capo della NASA Bolden, che interrogato dai bambini sull’esistenza degli extraterrestri ha detto:

“Credo che un giorno troveremo altre forme di vita, se non nel nostro sistema solare, allora in uno dei miliardi di sistemi solari che esistono. Oggi sappiamo che esistono letteralmente migliaia, se non milioni, di altri pianeti, molti dei quali possono essere molto simili alla Terra. Così alcuni di noi, molti di noi, credono che presto troveremo la prova che c’è vita altrove nell’universo”.

Telegraph

Parlando dell’Area 51 invece, il capo della Nasa ha spiegato che esiste questo luogo negli Stati Uniti, ma non si tratta di un laboratorio dove si studia la vita aliena:

“Area 51 esiste, ma non è quello che molti pensano. È un luogo di ricerca normale. Non ho mai visto nessun alieno o navicella spaziale quando ero lì. Se sono nate queste leggende è per via della grande segretezza della ricerca aeronautica”.

Telegraph
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Giusto per correttezza, sottolineo che sull’Area-51 ha soltanto fatto una specificazione, la quale on sono non esclude alcune congetture sugli alieni stessi su cui lui ha semplicemente detto che non vengono studiati li, ma anche sulle altre questioni sulla base segreta: tecnologie extraterrestri, prototipi militari, test di armamenti ad energia e nuove propulsioni. In pratica ha semplicemente usato un’escamotage. A seguire il video originale di una intervista TV in cui si esprime sugli stessi argomenti, sempre davanti ai ragazzi.

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Jim Bridenstine

Come ho detto nel precedente capitolo, egli sostituisce il suo predecessore, generando non pochi commenti e lamentele. Il perchè di questo lo vedremo da alcune citazioni di agenzie stampa nazionali qui a seguire.

NASA Administrator Jim Bridenstine, Official Portrait, Wednesday, July 24, 2019, NASA Headquarters in Washington. Photo Credit: (NASA/Bill Ingalls)

Ma a togliere il sonno agli scienziati è soprattutto il fatto che Bridenstine, in qualità di parlamentare, sieda nella Commissione per Scienza, Spazio e Tecnologia, che nel 2015 si oppose all’accordo sul clima di Parigi. Risale al giugno del 2013 un suo intervento nel quale accusava l’amministrazione Obama di dedicare troppe risorse economiche al problema dei cambiamenti climatici. “Le temperature globali hanno smesso di salire dieci anni fa” disse.

AGI

Bridenstine è un politico e non ha esperienze scientifiche se non la direzione di un piccolo Planetario, anche lui come il suo predecessore è stato pilota di marina, ma in questo caso come riservista. Nel suo mandato si concentra sull’aspetto politico/amministrativo della NASA, cercando di unificare l’Agenzia e di metterla in sintonia con il governo e le forze Armate, forse per la futura disclosure, di cui il suo Presidente si fece carico con le leggi che ci portano al giugno 2021?

Nel discorso di commiato, Bridenstine ricorda che nel suo mandato ha sempre lavorato “per eliminare le divisioni”, cosa fondamentale “per ottenere il consenso bipartisan e apolitico con i partner commerciali e internazionali: questo ci pone nella condizione di andare avanti lungo un percorso significativo che attraversa non solo le amministrazioni, ma i decenni e le generazioni”.

ANSA

Le dimissioni dal mandato

Bridenstine sottolinea poi l’importanza di “lavorare insieme in modo interdisciplinare” per andare sulla Luna e acquisire le conoscenze “che ci servono per imparare a vivere e lavorare su un altro pianeta per lungo tempo, in modo da poter poi andare su Marte”. Un esempio di unità viene dal programma Artemis, che porterà la prima donna e il prossimo uomo sulla Luna. “Con il programma Artemis abbiamo unito l’industria, il governo e i partner internazionali per dire che possiamo andare sulla Luna, dove tutti potremo avere benefici, e creare un programma sostenibile per il futuro”.

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https://twitter.com/i/status/1351917625715130368

Le Space force sono state fondate, il nuovo dipartimento per lo sviluppo tecnologico fondato su IA e Quantum, è stato fondato ed attivato, la branca operativa delle forze spaziali viene chiamata I Difensori, ed anche se la Pesidenza trump non è rinnovata, va in porto la Disclosure sulla questione UFO. Non è improbabile quindi, che anche la NASA fosse programmata ad entrare nei giochi della Disclosure come la US NAVY, il Dod e la DIA. Inoltre viene dato spazio e campo libero alle compagnie private ed alla collaborazione con quella pubblica, nonchè un programma spaziale a lungo termine sia commerciale, che militare. quindi prende commiato ed abbandona la carica, non facendo un solo giorno sotto il mandato del neo eletto Presidente.

Clarence William Bill Nelson

Clarence William “Bill” Nelson (Miami, 29 settembre 1942) è un politico ed ex astronauta statunitense. Volò come specialista di carico a bordo dello Space Shuttle durante la missione STS-61-C.

Qualche giorno dopo la salita in carica del neo eletto Presidente Biden si comincia a discutere chi sarà il nuovo capo della NASA, ma soltanto il 3 maggio egli diventail Direttore dell’Agenzia. Nelson è un ex Astronauta dello shuttle è non è giovanissimo. Sicuramente è più competente a livello scientifico del suo predecessore, ma è anche uno che per ogni cosa prima parla con lo staff o con gli esperti, cosa che da una parte lo rende influenzabile, ma dall’altra lo rende uno che si basa sempre su opinioni dei maggiori esperti, almeno così sembra. Con l’ambardan mediatico della questione UAP e Disclosure, anche la NASA non ha potuto fare a meno di essere invischiata, sia legalmente, che funzionalmente, dato che è un Agenzia Governativa.

C’è quindi ben poco da dire sul neo eletto NASA Director, ma una domanda nasce spontanea, non è strano che questo sia stato meticolosamente scelto e messo al suo posto, solo un mese prima della disclosure? Siamo forse davanti ad un personaggio chiave di quest’ultima?

Egli ha dichiarato pubblicamente alcune cose interessanti, seppur prudenti. Vediamole insieme dalla traduzione dall’originale trascritto dal The US SUN:

UF-WOAH!

Il capo della NASA Bill Nelson rivela che l’agenzia IS sta indagando sugli UFO come rapporto bomba destinato a non escludere gli alieni dietro gli incontri

La NASA sta indagando sugli UFO mentre un rapporto bomba dell’intelligence statunitense è impostato per non escludere gli alieni, ha detto l’amministratore Bill Nelson.

The US SUN

Il capo dello spazio Nelson ha ammesso che l’agenzia sta sondando il fenomeno dopo una serie di strani incontri tra oggetti insoliti e i piloti militari statunitensi.

The US SUN

Ha detto alla CNN: “Ho parlato con questi piloti della marina e sono sicuro di aver visto qualcosa di reale, e ovviamente abbiamo visto i video dei loro jet”.

The US SUN

Il democratico della Florida ha aggiunto: “Che cos’è? Non lo sappiamo. Ora ho sentito la NASA, mi sono rivolto ai nostri scienziati e gli ho detto – guardando da un punto di vista scientifico – vedete se potete determinare qualcosa in modo che possiamo avere un idea migliore“.

The US SUN

“Non sappiamo se è extraterrestre, non sappiamo se è un nemico, non sappiamo se è un fenomeno ottico – ma non lo pensiamo a causa delle caratteristiche descritte da quei piloti di jet della marina mentre lo vedevano muoversi”.

The US SUN

“La linea di fondo è – vogliamo sapere, ed è quello che stiamo cercando di fare”.

The US SUN

Vediamo di trarre qualche conclusione dalle parole di Bill Nelson

Per prima cosa ha detto di aver sentito le testimonianze dei piloti e poi di aver visionato i video insieme ad esperti, questi due fattori messi insieme indicano due cose importanti. Per prima cosa l’incarico è ufficiale e non una curiosità o qualcosa fatto per smentire, ma per studiare e dare una conclsuione al congresso. In secondo luogo egli ammette che le testimonianze sono veritiere e convefrma l’autenticità dei video. Qui trovate la sua intervista per la CNN

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A questo punto Nelson ripete ciò che è già stato detto da Obama e da Ratcliffe, in pratica non sanno cosa siano gli UAP e quindi nemmeno se la provenienza possa essere extraterrestre. Inoltre dice pubblicamente di ave dato l’incarico di far luce, scientificamente a questa questione, ad un gruppo di scienziati della NASA. Quest’ultima cosa conferma ancora una volta l’ufficialità dell’indagine.

Infine butta nella mischia “il fenomeno ottico” lo specchietto per le allodole scettiche ed eventuale via di fuga, in caso le cose si mettano male con l’opinione pubblica. Infatti egli dice chiaramente di non credere a questa ipotesi già credendo ai piloti, ma lo conferma dicendo chiaramente che, viste le testimonianze, i materiali, ecc., si sente di escluderle quasi certamente “quasi”. La porta per la pedata in caso vada tutto a rotoli rimane sempre aperta alla possiiblità che alla fine neghi tutto e cestini la stessa disclosure.

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Per approfondire i discorsi di John Ratcliffe vedi qui.
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Per approfondire i discorsi di Obama, vedi qui a seguire.

La strana foto della NASA

Partiamo da una fotografia della NASA, che anni fa circolò sulla rete e che poi da molti fu etichettata come Fake, ma che invece non lo è affatto: http://science.ksc.nasa.gov/mirrors/images/images/pao/STS61C/10062623.jpg la foto che è abbastanza nascosta nel sito della NASA, ma che probabilmente è solo un ritaglio o un frame stampato di un video, mostra il sedicente Project Aurora, che attenzione, non dovete confondere con il velivolo della US NAVY Tr-3b o della variante Tr-3E. Vedremo di approfondire la questione del progetto Aurora in un altro articolo prossimamente.

Già di per se, sarebbe superfluo aggiungere qualcosa come prova ad una foto ufficiale NASA, ma vi riporto i dati associati alla foto, direttamente presi dalla NASA. A seguire anche il video sulla foto e la questione della disclosure a mio avviso legata ai due Direttori della CIA.

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Dai dati della foto, dalle ricerche dell’ufologo italiano Luca Scantamburlo, si evince che la foto fu scattata dalla Missione STS 61c dello shuttle, ovvero la misisone spaziale a cui parteciparono Bolden e Nelson. Strano che escludendo la parentesi del mandato di Bridenstine, gli ultimi due direttori della NASA abbian assistito e fotografato un evento ufologio atmosferico, la cui foto è ancora depositata nei siti dell’Agenzia Spaziale. Forse il governo, nel piano segreto verso la disclosure, ha scelto proprio questi due astronauti appositamente? Forse Nelson è stato piazzato lì al comando della NASA proprio perchè lui sa?

Quella foto storica di Secretum Omega

Vi riporto a seguire una parte di un articolo del medesimo autore sopra citato; il quale ci parla di una storica vicenda ufologica italiana, che io conosco bene e seduì affiatatamente, la questione di Secretum Omega di Cristoforo Barbato.

La foto dell'equipaggio dell'STS 61c tra cui gli astronauti e capi della NASA Bolden e Nelson
STS-61C CREW PORTRAIT

La spiegazione fornita dai tecnici NASA – cioè che l’oggetto nero ritratto sarebbe un pezzo di isolante termico che fluttua vicino allo Shuttle Columbia – è a mio avviso un po’ fantasiosa. Basta confrontare l’oggetto con le mattonelle isolanti che ricoprono lo Shuttle.

Da dove si sarebbe staccato questo materiale isolante? Dallo Shuttle? E poi basta rendersi conto delle sue dimensioni. Quasi certamente l’oggetto che si staglia contro il meraviglioso blu del nostro pianeta, è grande diversi metri, non certo pochi centimetri. E se anche fosse una delle circa 31 mila mattonelle di silice attaccate alla struttura – costituenti lo strato protettivo isolante (il Thermal Protection System, in breve TPS) – e staccatasi dalla navicella americana, ciò avrebbe comportato seri problemi in fase di rientro del mezzo. Come poi effettivamente accadde il 1° febbraio 2003 e proprio allo Shuttle Columbia (missione STS-107), che si disintegrò sopra il Texas e precipitò in una miriade di pezzi infuocati a causa di un danno al TPS, procurato giorni prima durante il lancio.

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L’STS 61c

La maggior parte delle mattonelle protettive che rivestono lo Shuttle americano sono denominate “LI-900 silica tiles”, e sono costituite da una combinazione di materiali: sono composte soprattutto da sabbia di quarzo molto puro, resa rigida da altre sostanze. Il distacco di una di esse comporta gravi rischi in fase di rientro dell’orbiter Shuttle. Invece l’equipaggio STS-61C del Columbia, nel gennaio 1986, ritornò a terra sano e salvo. Inoltre esisterebbe un’altra foto – catalogata STS-61C-31-003 e mostrata nel video di LunaCognita – che ritrae un analogo nero oggetto triangolare. Dunque o si tratta dello stesso oggetto, fotografato in tempi diversi e da diverse prospettive, oppure lo Spazio è pieno di mattonelle isolanti che fluttuano. Dalla foto NASA si nota tutta la simmetria dell’oggetto, che più che una mattonella sembra proprio uno spazioplano a delta.

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Ebbene, la foto scattata a bordo del Columbia ritrae il medesimo soggetto e panorama di quello della immagine inviata dal Gesuita, anche se è di pubblico dominio in formato digitale (convertita in digitale dall’originale stampa o diapositiva), e di diversa qualità. Considerando le informazioni dell’indice di pagina, l’immagine NASA è online almeno dal 2 luglio 1994.

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L’immagine in oggetto

Lo si evince dal fatto che l’immagine spedita dal Gesuita del SIV a Barbato, è la scansione di una foto leggermente rovinata, con tonalità di colore diverse, e presenta a mio avviso riflessi di luce tipici di una stampa fotografica. Ovviamente bisognerebbe chiedere ad uno esperto, perché io non lo sono; ma è indubbio – dai particolari – che si tratta della stessa immagine. Anche perché questo spiegherebbe la scritta a mano sulla foto, che inizia proprio con “61C”, la parte finale del nome in codice della  missione Shuttle di allora: STS-61C, mentre 31-02 sono quasi tutti e cinque i numeri della parte finale del nome della catalogazione fotografica NASA: “STS61C-31-002”.

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Per possedere una simile immagine (con qualità diversa da quella di pubblico dominio), il Gesuita del SIV deve aver avuto contatti privilegiati, e questo depone a favore della sua credibilità (ammettendo naturalmente che non abbia scaricato l’immagine dalla Rete, l’abbia stampata e poi rovinata). In ogni caso il Gesuita ha fornito un’immagine autentica e coerente con le sue informazioni. Sul resto dell’interessante materiale (soprattutto il “Jesuit Footage”, che non è di pubblico dominio) e della sua storia, ancora non possiamo pronunciarci con certezza.

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L’AMMINISTRATORE NASA CHARLES F. BOLDEN CONOSCE LA VERITÀ SUL TRIANGOLO VOLANTE?

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Video legati a questioni NASA di cui vi consiglio la visione:

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Conclusione sulla Disclosure e la NASA

Luca Scantalburgo già nel 2009 aveva capito qualcosa e si era posto le giuste domande, per questo, gli do un “onore al merito”. Io oggi con la questione della disclosure, mi sento di dire che non solo aveva ragione sul fatto che l’allora direttore della NASA era perfettamente a consocenza della questione UFO, ora divenuta UAP; ma che anche l’ultimo capo dell’Agenzia Spaziale Nelson, ne sia al corrente e probabilmente entrambi fanno aprte dela stessa disclosure, nata anni fa e programma di diversi decenni, atto a rendere il minimo necessario sull’argomento OVNI, divulgabile, per i fini e gli interessi del Potere americano, che quasi certamente vuole continuare a coprire la questione aliena, almeno parzialmente, lasciando la porta socchiusa.

Inoltre, per la militarizzazione dello Spazio, per la nuova corsa commerciale alle risorse, per la colonizzazione di altri mondi e per la scienza del futuro. Probabilmente in comune accordo con qualcuno che sta ai vertici del potere globale, magari anche qualcuno non propriamente terrestre, chissà?!!! Attenzione!!! qualche giorno prima, passando in sordina, il direttore della NASA ha fatto anche un appello ai potenti ed al Governo, che pochi hanno colto, con riferimento alla minaccia tecnologica cinese, di cui parlerò prossimamente in un altro articolo.


NOTE: nei prossimi giorni arriveranno interessanti articoli sui video UFO in night vision e sui video UFO-UAP della NASA. Insieme ad essi, troverete molti video del Canale YouTube già pubblicati ed alcuni probabilmente nuovi.

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