Gli UFO tra: acronimi e materie correlate
“Gli UFO tra: acronimi e materie correlate” è un articolo del 2013. Pubblicato sulla rivista siciliana “Il Vespro”. In tale rivista mensile era presente una rubrica della mia vecchia Associazione e del mio vecchio gruppo di Ricercatori. Oggi ripropongo questo articolo con alcune revisioni ed un paio di aggiunte.
Una moltitudine di acronimi e materie di studio
A seguire, faremo una carrellata utile di terminologie ed acronimi. Tutti quanti quanti questi termini, vengono utilizzati nelle materie di ricerca e studio del mistero. Di conseguenza, questi, vengono anche usati negli articoli, nei convegni, in tv ed in tutti i luoghi dove si parla di tali argomenti.
Alcune di queste parole, vengono impiegate impropriamente. Vediamo quindi di far luce su alcune di esse. Agli acronimi che si usano frequentemente e di cui si conosce poco, aggiungiamo alcune terminologie poco usate, poco conosciute, ma di altrettanta importanza.
UFO ed OVNI
Non possiamo naturalmente incominciare queste spiegazioni se non con l’acronimo UFO, parola statunitense, che significa Unidentified Flying Object o Unknown Flying Object ovvero Oggetto Volante non Identificato, oppure Oggetto Volante Sconosciuto/Incognito. Questo termine è stato coniato dall’US Air Force nel 1947. Esso serve allo scopo di indicare gli oggetti visti dai piloti militari e civili. Viene normalmente utilizzato anche dai testimoni civili di strani avvistamenti celesti. Ed in gergo aeroportuale, vengono chiamati fantasmi radar o eco radar (cioè tracce radar di oggetti non visibili e non identificati). A seguire un classico caso UFO.
La sigla italiana degli UFO è OVNI, che ovviamente significa la stessa cosa. Questo acronimo, lo ritroviamo praticamente anche in tutto il sud America ed in Francia. A seguire un altro caso, ma straniero.
Tali sigle, non implicano assolutamente che l’oggetto di un avvistamento sia di provenienza extraterrestre, infatti, la sigla stessa, indica una provenienza sconosciuta dell’oggetto in discussione (non obbligatoriamente di origine aliena). All’interno di questa categoria, possiamo trovare una serie di fenomeni di vario genere. Questi spaziano tra: quelli naturali ed artificiali sconosciuti, fino a prototipi e tecnologie terrestri, passando ovviamente per tante altre possibili spiegazioni. Queste vanno tutte vagliate una per una proprio dai tecnici video-fotografici e dagli ufologi. Ovvio che all’interno degli avvistamenti riconosciuti come UFO, una parte di essi sono sospettabili di provenienza extraterrestre.
Un OVNI quindi, può anche essere extraplanetario, ma non è cosa certa; gli avvistamenti di oggetti definibili tali, si attestano intorno al 40-50% dei casi accertati, in quanto oggetti non riconoscibili come convenzionali.
USO ed OSNI
All’acronimo UFO si accosta la poco conosciuta sigla USO (Unidentified Submerged Object), che significa Oggetto Sottomarino non Identificato e che in Italiano traduciamo come OSNI. Gli USO hanno una storia ufficiale che inizia in Norvegia negli anni 70, ma in realtà ha origini molto più antiche. Ne troviamo testimonianza in varie epoche e Regioni del mondo. Un esempio storico importante è quello degli esploratori navali come Colombo, Mercatore, Vespucci ed altri, che li videro in diverse occasioni. Ma abbiamo anche molte testimonianze scritte e documentali nel Giappone di epoca Edo ed in molte altre civiltà. Qui a seguire un caso di esempio di Albano Laziale.
Alieno
Una parola parecchio usata, ma di cui poco si conosce il reale significato è “Alieno”, questa parola infatti non implica necessariamente una provenienza extraterrestre, ma indica l’estraneità rispetto al luogo dove il soggetto si trova da un punto di vista biologico. Il termine è utilizzato principalmente nella biologia marina. In particolar modo nell’esplorazione dei fondali ancora poco conosciuti, ed è usato per indicare le forme di vita, che invadono un territorio diverso da quello da cui provengono. Un esempio umano di alieno è storicamente quello degli europei durante la conquista delle Americhe; gli europei di fatto erano alieni al Continente americano ed alla popolazione amerinda. Alieno perciò significa semplicemente non autoctono.
Alcune delle materie correlate
Adesso vi inserisco alcuni nomi associati a materie di studio per ufologi che non guardano solo l’oggettino delle foto ma vanno oltre:
Paleoastronautica: è il termine che indica lo studio delle teorie degli antichi astronauti, ovvero quelle teorie, che ci parlano di visite e presenza extraterrestre nella storia antica ed addirittura nella protostoria e nella preistoria.
Criptozoologia: è la materia, che studia le forme animali o di esseri non appartenenti alle ufficiali specie elencate dalla zoologia (materia che studia gli animali). Stiamo quindi parlando di specie, che non dovrebbero esistere; per fare qualche esempio: il Big Foot, il Sasquatch, lo Yeti, il Chupacabras, ecc..
Clipeologia: è un termine, che mescola, lo studio dell’arte a quello di anomalie riconducibili a tecnologie. Di conseguenza, ci riporta, ad anomalie di oggetti, che non dovrebbero essere presenti in opere d’arte antiche. Certe volte per esempio, in alcune di esse, vecchie di centinaia o migliaia di anni, si possono vedere satelliti, astronavi, missili ed altro ancora.
Abduction
Le Abduction, in gergo, sono i rapimenti, che gli alieni farebbero a discapito di alcuni individui umani. Di solito all’interno di questi scenari ci sono principalmente prove testimoniali. Solo raramente prove fisiche o mediche. Tali rapimenti avverrebbero per i più svariati motivi.
Questi dipenderebbero dalla presunta specie che li farebbe, ma anche dalle caratteristiche dei soggetti, che vengono forzatamente prelevati.
Non esistono abduction benevole, in quanto esse sono fatte contro la volontà del soggetto rapito (che subirà una serie di prelievi e sperimentazioni). A seguire uno dei video del mio corso.
Il termine “abduction” viene spesso usato impropriamente per indicare un altro genere di contatto. Non confondiamolo quindi con il “contattismo”, che significa amichevole e ripetuto incontro con esseri di altri mondi da parte del “contattato”. Anche se questa spiegazione non è letterale, è comunque, il corretto significato del termine.
Milabs
All’interno di questa fenomenologia abbiamo una sigla “MILABS” che è l’abbreviazione di Military Abduction. In questo caso, parliamo di rapimenti fatti dai militari. Alcuni teorici del complotto infatti sostengono, che spesso siano i militari a fare questi rapimenti, o che li facciano per conto di alieni, o che comunque siano presenti come spettatori passivi. Il tutto avverrebbe per via di uno scellerato patto governativo con entità extraterrestri.
MAM
L’acronimo MAM sta per Mutilazioni Animali Metodiche (o Misteriose), ed indica il fenomeno del ritrovamento di capi di bestiame senza sangue, o senza organi interni. Il fenomeno nasce negli anni 60 negli Stati Uniti. A ondate è presente ovunque. Anche in Italia si sono verificati casi di questo genere. Anche se la relazione tra essi non è mai stata accertata, vengono spesso associati agli avvistamenti. A seguire alcuni video sull’argomento.
BVM
Le BVM sono invece le manifestazioni paranormali religiose in generale, ma questo acronimo significa letteralmente “Beata Vergine Maria” in quanto le apparizioni mariane sono le più studiate e legate al fenomeno ufologico sin dai tempi di Fatima. In quel vecchio caso, abbiamo anche il primo ufficiale “disco solare doppio” apparso durante una di queste manifestazioni.
Le sigle della classificazione della US NAVY e dell’USAF
Ci sono altre sigle ufologiche poco conosciute in Italia ma altrettanto importanti, per es.: UCT (Uncorrelated Tracks), che significa “tracce non correlate” sigla che compare per la prima volta nei documenti del MJ-12 ed in particolar modo nel Blue Book; UCTs sta ad indicare le minacce provenienti da fuori dell’atmosfera (UFO spaziali).
Al posto dei vari acronimi ufologici sopramenzionati, nei manuali dell’US Navy degli Stati Uniti troviamo due nuove voci: Unknowns (sconosciuti) e Special Tracks (tracce speciali).
Più recentemente si è aggiunto anche l’acronimo, sempre più diffuso, UAP, che sta per “Unidentified Aerial Phenomenon”, divenuto famoso dopo il rilascio dei video dell’US NAVY girati nel 2005 e resi noti nel 2019. Questa sigla era già nota per essere usata il alcuni casi dall’USAF.
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