Luglio 27, 2024

Il misterioso incidente in Arizona, conosciuto come l’incontro con l’UFO di Kingman è storia e non fantascienza.

Nelle prime ore del 19 maggio 1953, nelle vaste distese desertiche di Yucca Flat, nel Nevada, si svolse un evento straordinario insieme a una serie di test nucleari denominati “Upshot-Knothole”. Qualche istante dopo una detonazione di prova, gli osservatori hanno notato un oggetto a forma di disco che precipitava dal cielo, la sua traiettoria puntava a sud verso Las Vegas prima di svanire dietro una catena montuosa. Era chiaro che l’oggetto discoidale aveva subito una qualche avaria per causa del test atomico, come da manuale partirono mezzi e militari per andare a verificare ed eventualmente recuperare l’OVNI.

Appena due giorni dopo questo strano avvistamento e il Crash dell’oggetto, ebbe inizio un’operazione segreta. Un team specializzato di scienziati, scortato da funzionari governativi, è stato incaricato di una missione enigmatica: indagare su un oggetto volante non identificato abbattuto vicino a Kingman, in Arizona, situato a circa 175 miglia a sud del sito del test nucleare. Ciò comportava oviamente che il velivolo era già stato recuperato e trasportato ad una vicina base, forse la Davis-Monthan, che tra le altre cose risulta spesso visitata proprio da Flying Saucers ed altri oggetti sconosciuti.

Yucca Flat, nel Nevada con le voragini di test esplosivi di vario genere, incluso piccole bombe atomiche.

Lo studio dell’UFO di Kingman

Quaranta ingegneri, intraprendendo un viaggio da Phoenix a Kingman, un viaggio ricco di mistero e senza informaizoni precise, così come avviene sempre quando si ha ache fare con la segretezza, arrivarono col favore dell’oscurità. Accolti dalla polizia militare sul luogo dell’incidente, si sono imbattuti in uno spettacolo straordinario: un velivolo a forma di disco di 40 piedi di diametro, sorprendentemente illeso. Associati a questo velivolo c’erano quattro esseri chiaramente alieni, che portavano a una svolta degli eventi ancora più misteriosa, ovviamente rimasero increduli e anche un poco sotto shock, come sarebbe per tutti i non addetti ai lavori o chi non si aspetta qualcosa di simile.

L’imbarcazione, insieme ai suoi occupanti, fu da li a poco trasportata a Groom Lake, la base ora conosciuta come Area 51 nel Nevada. A quel tempo, l’Area 51 era nella sua fase nascente, una struttura remota avvolta dal deserto e dalle montagne, isolata quindi dagli occhi indiscreti. Questo luogo isolato divenne un punto focale per voci e teorie sulla tecnologia retroingegnerizzata e sugli incontri extraterrestri, collaudi di vere e proprie astronavi e tanto altro, ma non necessariamente di carattere extratererstre, spesso infatti si trattava di tecnologie assolutamente terrestri a tutti gli effetti.

Opera digitale ottenuta con IA dalla rete.

J-Rod l’Alieno

Tra le tante storie che circondano l’Area 51 c’è quella di un alieno chiamato J-Rod e divenuto famoso in tutto il mondo ufologico, che presumibilmente è sopravvissuto allo schianto dell’UFO di Kingman. J-Rod collaborò con il governo degli Stati Uniti nell’Area 51, assistendo nello sviluppo e nello studio della tecnologia di reverse engineering dell’incidente del 1953, anche se oggi alcune voci di corridoio sostengono che stesse solo temporeggiando e che non comprendesse effettivamente tutta la loro tecnologia, cosa che innesco discusisoni e polemiche.

Il capitano Bill U. House, un ex pilota della US NAVY, che in seguito condusse test sperimentali sugli aerei per l’USAF, affermò di aver avuto interazioni dirette con J-Rod mentre era assegnato all’Area 51 negli anni ’60. Qualcuno sostenne addirittura che gli fu permesso di testare tecnologie su caccia sperimentali. Ha descritto J-Rod come un’entità capace di imitare il linguaggio umano, spesso fornendo consulenza scientifica o ingegneristica.

Secondo quanto riferito, un altro individuo, un microbiologo di nome Dan Beish avrebbe lavorato a stretto contatto con J-Rod. Il ruolo di Beish era quello di garantire il benessere di questo residente alieno dentro l’Area 51, un compito che, secondo lui, durò diversi anni. Secondo alcune teorie furono almeno 3 gli anni in cui l’alieno sopravvisse, poi sarebbe morto improvvisamente.

UFO di Kingman: un misterioso incidente in Nevada
J-Rod nel famoso footage dell’intervista.

Strane storie

Secondo questi resoconti, J-Rod era ospitato in una speciale camera sotterranea nell’Area 51, in pratica era un prigioniero segregato. Queste e altre testimonianze hanno alimentato le speculazioni e la curiosità in corso sulla potenziale collaborazione tra esseri extraterrestri e il governo degli Stati Uniti, in particolare nel contesto di installazioni militari segrete, come l’Area 51 e di presunti trattati come quello di Greada, conosciuto dai più come il Patto scellerato firmato dal Presidente Eisenhower.

L’incidente UFO di Kingman e i racconti enigmatici che seguirono costituiscono capitoli intriganti nella storia dei fenomeni aerei inspiegabili, continuando ad affascinare e confondere sia gli appassionati che gli scettici, senza ancora arrivare a prove, spiegazioni confermate e naturalmente conferme del caso, almeno dirette. Esisterebbe però un video di un suo interrogatorio, ad oggi ancora discusso, ma mai riuscito a smontare, ve lo mostrerò prossimamente sul canale youtube.

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