Aprile 20, 2024

Nel 1985 viene ritrovato un meteorite in Antartide. Questo viene chiamato “Allan Hills 84001” e viene subito catalogato come uno dei meteoriti più importanti mai ritrovati. La peculiarità di questa roccia è, che è ottimamente conservata nei Ghiacci antartici e il suo contenuto: batteri di origine extraterrestre, per la precisione provenienti da Marte, come anche il frammento meteorico stesso.

Allan Hills 84001
I batteri del meteorite Allan Hills 84001

Nel 2005 l’università delle Hawaii dichiara ufficialmente, che questo non solo, è un meteorite marziano con batteri marziani; ma stabilisce addirittura, che proviene dall’area marziana di “Valles Marineris”, che è stranamente una delle aree più studiate dalla NASA del pianeta rosso.

Il meteorite Allan Hills 84001

Dalla scoperta del meteorite e dalla sua rivelazione al mondo, sostanzialmente l’Ente spaziale americano tace. Non si pronuncia per niente sulla questione; ad oggi (2009) escludendo la voce universitaria hawaiana, gli unici ad essersi sbilanciati sulle origini del meteorite stesso, sono stati gli scrittori/scienziati del “Sun”. Questi sostengono, che nel meteorite marziano, è racchiusa la prova che su Marte è esistita la vita (almeno quella batterica). Sostengono anche che tre miliardi e mezzo di anni fa, la superficie marziana era simile a quella della Terra dello stesso periodo, poi i pianeti avrebbero preso strade evolutive divergenti.

Ritrovamento reale o bufala?

Qualcuno sostiene che sia tutto una bufala; il mondo è però diviso a riguardo. La maggior parte delle persone ignora o non è interessata all’argomento, creando di fatto, il pretesto a chi vuole speculare in campo spaziale o è interessato a nascondere le verità. Questo spinge chi se ne interessa a studiare i fossili del meteorite in totale segreto.

Il viaggio di Allan Hills 84001

La scoperta di questo meteorite riaprì il dibattito sulla vita passata e presente sul “Pianeta Rosso”, dibattito chiuso dopo le delusione delle sonde Viking1 e Viking2 e di altre sonde. Effettivamente dopo la scoperta del meteorite, non solo è cresciuto l’interesse verso Marte e la ricerca di acqua e vita su di esso, da parte di tutte le agenzie spaziali più importanti; ma ci sono state tutta una serie di missioni robotizzate atte al prelievo e l’analisi e di campioni. Le missioni poi hanno avuto la possibilità di fotografare dettagliatamente il tutto, spostandosi sul terreno. Contemporaneamente hanno inviato sonde, che hanno mappato nei minimi dettagli la superficie del pianeta. Il tutto ha poi lanciato una vera e propria nuova corsa al Pianeta rosso.

Voci su Marte

Sono sempre più incalzanti le voci che vogliono il pianeta più simile al nostro, tra quelli del nel nostro sistema solare, ad essere stato abitato da microorganismi e non solo batterici. Essi potrebbero addirittura, essere ancora presenti.

Qualcuno sostiene anche, che su Marte ci sia o ci sia stata vita intelligente e subito viene criticato. Ma questa operazione di critica, non è mai supportata da prove concrete del contrario. Non è novità che le foto siano manomesse prima di essere esposte al gran pubblico o addirittura falsificate, come ammesso dalla stessa NASA su foto da studio dello sbarco lunare, che non sarebbero mai potute essere altrimenti così nitide.

Mentre su Marte le notizie si fanno sempre più interessanti, e si avanzano teorie di confine, sempre più scientifiche; passano poco osservate altre notizie, alcune addirittura rimosse dai media e bisogna anche considerare che il sistema solare non è fatto solo da pianeti, ma anche da lune, asteroidi, comete ecc.. (Negli anni sono state infine confermate alcune mie teorie anche su Europa, Ganimete, Titano e Callisto).

Le lune possono ospitare la vita almeno quanto i pianeti

Per prima cosa vi dico da subito che nel nostro sistema solare, sono state fin’ora scoperte oltre 140 lune (oggi sono almeno 180) orbitanti tra i nove pianeti ufficialmente riconosciuti (oggi Plutone è stato declassato a planetoide). Probabilmente anche Plutone e Caronte (il suo satellite) erano un tempo lune di un altro pianeta, ma strappati dalla loro orbita antica si misero in assetto in una nuova, completamente sbagliata per i calcoli astronomici. Plutone va infatti contro tutti i criteri degli altri pianeti, ed è l’unico astro esterno del sistema solare ad essere solido e non gassoso. Oltre d esso esistono in realtà tutta una serie di planetoidi importanti, come Quaolar, Eris, Sedna ed altri, alcuni di dimensioni significative, uno addirittura completamente fatto di ghiaccio (oggi questi corpi si contano a decine).

Tra le lune del nostro sistema, ve ne sarebbero alcune adatta alla vita, Titano, Europa, Tritone e forse anche Ganimede; si sa per certo, che sotto la crosta di Europa, ci sia un oceano di metano, questo potrebbe ospitare vita, anche se differente dalla nostra. Nella luna è presenta una certa attività vulcanica. Su Tritone ultimamente si è parlato di probabile vita silicea.

Vita esclusivamente a base carbonio?

Se vi ricordate anni a dietro si sosteneva, che potesse esistere vita solo a base di carbonio come la nostra. E che la dimostrazione di questo, stava nello stesso sviluppo della vita sul nostro ecosistema di miliardi di anni. Una dozzina di anni fa (al 2009), uno scienziato (biologo marino) ha scoperto, che nei fondali marini, dentro le fosse oceaniche vivono batteri e vermi che resistono a temperature di oltre 260 gradi. Praticamente condizioni impossibili per la vita come noi la intendiamo. Poi fu scoperto che esistono nei fondali, specie animali a base di fosforo. Quindi alla fine, se tiriamo le somme, la vita non è più cosi difficile che esista in forme chimiche e biologiche diverse dalla nostra. Oggi si sostiene che potrebbe esistere in altri mondi vita fosforica ed addirittura silicea.

siamo davanti ad un lento abituare all’esistenza di vita e mondi abitabili nello spazio?

Siamo sicuri che in questo lento informare, gli studiosi, non abbiano già certezze e che non sia tutto un unico disegno informativo o disinformativo?

Perchè nessuno si chiede: come si stacca un pezzo di roccia marziano (Allan Hills 84001) con tanto di batteri? Come questo viene espulso in direzione della Terra a velocità elevata, tanto da subirne l’attrazione gravitazionale? Ed arrivato qui, essa lo abbia fatto piombare nel suolo antartico, come il meteorite che conosciamo?

Perché nessuno riflette sul fatto che tra Marte e Giove c’è una fascia di asteroidi? E che questa, probabilmente si è formata nello stesso periodo a cui risale il meteorite? Se così fosse, non sarebbe opportuno pensare che l’evento cosmico che ha formato la fascia di asteroidi, sia legato a quello che ha trasformato Marte?

Articolo del 2009

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