Chichen Itza: Esplorando le meraviglie dei Maya

Chichen Itza, incastonato nel cuore della penisola messicana dello Yucatan, rappresenta una testimonianza della grandezza della civiltà perduta dei Maya. Questo straordinario sito archeologico mette in mostra l’intricata conoscenza, l’architettura avanzata e la profonda spiritualità dell’antico popolo scomparso nel mistero.

Nel cuore di Chichen Itza si trova El Castillo, l’iconica piramide a gradoni conosciuta anche come il Tempio di Kukulkan. Questa meraviglia architettonica funge da calendario celeste, con ombre proiettate durante gli equinozi che ricordano un serpente che scende dalla piramide, serpente che come sostengo da anni, ha un significato preciso, così come lo aveva per i Sumeri, così come lo sono i draghi che ci pervengono dall’anticità. El Castillo rappresenta un simbolo straordinario dell’abilità astronomica dei Maya e della loro profonda connessione con i regni celesti. Qualcosa che pochissimi popoli hanno raggiunto in tutto il mondo.

Un’altra notevole struttura a Chichen Itza è il Tempio dei Guerrieri, adornato con intricati intagli e colonne raffiguranti guerrieri in abiti elaborati. Questo complesso di templi era dedicato agli aspetti marziali della cultura Maya, onorando gli dei associati alla guerra e al valore dei guerrieri.

mayan-ruins-chichen-itza-1024x574 Chichen Itza: Esplorando le meraviglie dei Maya

Il tempio dei Guerrieri a Chichen Itza

Il Tempio dei Guerrieri è una struttura alta 40 piedi e larga 133 piedi. Il tempio centrale mostra rilievi di guerrieri, aquile e giaguari che divorano cuori umani, qualcosa che ha indotto molti studiosi a pensare che i guerrieri Maya facessero sacrifici umani e mangiassero i cuori, in realtà non esiste alcuna prova di ciò, quindi potremmo anche essere davanti ad una metafora che riguarda la vitalità dei guerrieri nemici. Vi sono presenti anche rappresentazioni del dio Tlalchitonatiuh.

Il Tempio dei Guerrieri è una delle strutture più imponenti e importanti di Chichen Itza. Potrebbe essere l’unico edificio Maya tardo classico conosciuto sufficientemente grande per riunioni davvero grandi, che indica due fattori importanti, una sempre maggiore importanza delle caste guerriere nella società e l’importanza della comnicazione verbale nella stessa.

Tempio-dei-Guerrieri-a-Chichen-Itza Chichen Itza: Esplorando le meraviglie dei Maya

Il tempio è costituito da quattro piattaforme, fiancheggiate sui lati sud e ovest da 200 colonne rotonde e quadrate. Queste colonne sono quadrate e scolpite in bassorilievo, con guerrieri toltechi; in alcuni punti sono cementate insieme in sezioni, dipinte con colori brillanti e ricoperte di intonaco. Ma a questo punto una domanda nasce spontanea, ed in essa alre prendono forma, chi erano i toltechi? Cercheremo di rispondere in un altro articolo.

Il Tempio dei Guerrieri è accessibile da un’ampia scalinata con una semplice rampa a gradini su entrambi i lati, e ogni rampa ha figure di portabandiera per reggere bandiere, questo ci indica che come in Europa ed in oriente ed estremo oriente, dove c’erano casate e grandi eserciti, anche qui gli stendardi e le bandiere avevano un importanza rilevante per il riconoscimento. Davanti all’ingresso principale un chacmool (altare cerimoniale a forma di persona) era adagiato.

In alto, colonne di serpenti che avevano architravi di legno a forma di S (ora scomparsi) sopra le porte. Segni astronomici e elementi decorativi sulla testa di ogni serpente sono scolpiti sugli occhi.

Sulla sommità di ciascuna testa di serpente c’è una bacinella poco profonda che avrebbe potuto essere usata come lampada a olio.

La tomba del Chaac Mol

Questa sottostruttura è conservata all’interno del seminterrato del Tempio dei Guerrieri. Su di essa si sa ben poco. All’interno c’era una statua di Chaac Mool che indossava un tipo di elmo inusuale e una cintura da cui pendono teste umane. Va sottolineato che il nome “Chac Mool” non è di origine Maya: è stato inventato dall’esploratore americano Augustus Le Plongeon.

unnamed-1024x683 Chichen Itza: Esplorando le meraviglie dei Maya

Ci tengo però a dirvi che nonostante ci sinao molte immagini di Chaac Mool in rete, non vi è certezza su quale sia quella della tomba, anche se un’idea personale me la sono fatta. Ciò che però ho potuto costatare è che in nessuna delle opere scultoree ho trovato una cintura con teste pendenti. Se la devo dire tutta in nessuno di queste sculture è possibile vedere la cinta, in quanto si tratta della parte del corpo dove sorge la bacinella che veniva usata come altare. Questo mi induce apensare che anche in questo caso, qualche archeologo o storico ci ha ricamato sopra delle storie.

Altre importanti opere e aspetti sulturali

Il Sacro Cenote è una dolina naturale, che per chi non lo sapesse è un inghiottitoio creatosi nel tempo con l’acqua su roccie generalmente calcaree e carsiche. Eaao ha svolto un ruolo fondamentale nella vita spirituale di Chichen Itza. Si credeva che fosse una porta per gli inferi e venivano fatti sacrifici rituali per placare gli dei. Fatti che non divergono affatto dalle stesse credenze europee del medioevo.

cenote-ik-kil-maya-vacanze-1024x629 Chichen Itza: Esplorando le meraviglie dei Maya

Il significato del cenote riflette la complessa cosmologia dei Maya e la loro comprensione dell’interconnessione dei regni naturale e soprannaturale. Esplorare Chichen Itza ci permette di approfondire gli aspetti sfaccettati della cultura Maya. Il Great Ballcourt, il più grande del suo genere in Mesoamerica, rivela la loro passione per il gioco della palla mesoamericano e la sua importanza rituale.

Il Gruppo delle Mille Colonne mette in mostra l’esperienza architettonica dei Maya, con una foresta di pilastri finemente scolpiti che ipnotizza i visitatori con la sua imponenza. La designazione di Chichen Itza come sito del patrimonio mondiale dell’UNESCO sottolinea il suo significato globale. Serve come porta per svelare i misteri dei Maya, i loro successi in astronomia, matematica, architettura e arte e la loro complessa struttura sociale, anche se alcuni aspetti a mio avviso rimangono ancora oscuri. Ci invita ad apprezzare l’eredità culturale che hanno lasciato e ad ammirare la loro influenza duratura.

Conclusioni

Visitare Chichen Itza è un viaggio nel tempo, dove si può assistere all’ingegnosità e allo splendore di un’antica civiltà scomparsa e parzialmente perduta ed ancora ricca di misteri. Mentre esploriamo le sue grandi strutture e ci immergiamo nella sua ricca storia, otteniamo un profondo apprezzamento per i contributi dei Maya alla conoscenza umana e alla loro eredità duratura.

In conclusione, Chichen Itza rappresenta un maestoso testamento delle meraviglie della civiltà Maya. I suoi splendori architettonici, la precisione astronomica e il significato culturale offrono una finestra sul ricco arazzo dell’antico mondo Maya. Esplorare Chichen Itza ci permette di apprezzare la profonda conoscenza dei Maya e la loro eredità duratura ricca di enigmi, che continua ad affascinarci e ispirarci oggi.

Ti potrebbe interessare anche: Impero Inca: Machu Picchu e i tesori nascosti del Perù

Share this content:

Gabriele Lombardo è nato il 17 gennaio 1975 a Palermo. Diplomato al Liceo Artistico e grafico per reti internet/intranet, egli ha acquisito nel tempo maggiori e più precise conoscenze artistico/culturali anche nel campo della clipeologia e degli studi associati e paralleli come il simbolismo, l’archeologia misteriosa e la paleoastronautica (teoria degli antichi astronauti). Esperienze E’ stato investigatore privato ed addetto alla sicurezza, cose che gli sono servite per sviluppare attitudini all’investigazione e le tecniche di analisi. Soprattutto ha sviluppato doti idonee ad un approfondito profilo di investigatore ufologico e del paranormale, nonché più generalmente di tipo misterico. E’ stato aspirante pubblicista-giornalista di controinformazione per quasi quattro anni, scrivendo di guerre, crisi internazionali, scienza, ufologia, archeologia del mistero, complotti internazionali, ecc.. a scritto per X-Time, Seven Network, Seven Radio, Il vespro ed altre riviste o network. Attualmente è anche autore. Convegni e conferenze Fin dall’età di tredici anni è stato appassionato di antiche culture, storia, scienza e misteri di tutti i tipi. Negli anni è stato testimone diretto ed indiretto di molti eventi ufologici ed alcuni paranormali. Nel 2006 intraprende il suo interesse verso l’ufologia, dopo circa sei anni dedicati al paranormale più in generale e comincia a scrivere in rete su vari blog e forum a tema misterico-ufologico. Nel 2010 ad Alcamo (Trapani) effettua il suo primo convegno pubblico con i rappresentanti di CUN, CISU ed un astronomo, su invito dell’Associazione Culturale Impronta di Palermo. Dopo aver fatto alcuni importanti convegni sulla controinformazione, il controspionaggio, la propaganda storica, l’ufologia storica, le scie chimiche e tecnologie come HAARP e MUOS, ha elaborato una propria tesi che unisce insieme la sperimentazione delle tecnologie sopracitate, il fenomeno ufo e le armi ad energia solida o ad energia più ingenerale (laser, microonde, ecc.). Ha anche effettuato un reportage fotografico sul MUOS durante la sua costruzione. Ruoli e gruppi fondati Gabriele Lombardo diventa Coordinatore e Responsabile per Il CUS (Centro Ufologico Siciliano) tra il 2011/2012, dove ha svolto indagini ufologiche territoriali, ha formato un gruppo di sostegno e ricerca per la Sicilia Occidentale, ed ha svolto attività convegnistiche organizzando con esso ben 3 convegni a Carini (Palermo); ha inoltre contribuito alla stesura di un Libro dal titolo “Gli Ufo in Sicilia – Parlano i Testimoni” di Salvatore Giusa, con alcuni casi indagati personalmente e documentati fotograficamente. Nel 2014 fonda l’Associazione Culturale “Nuovo Millennio – UFO Hunter Italia” poi chiusa i primi del 2018, di cui è stata Presidente, organizzando e partecipando come relatore o guida a 13 convegni (Trapani, Palermo, Carini, Caccamo), 10 skywatching ufo/astronomici e 3 gite archeologiche organizzate. Con la stessa Associazione e con il supporto di Giornalisti d’inchiesta, un tecnico del CIR di Roma e ricercatori indipendenti, ha condotto e documentato le indagini degli ultimi 5-6 anni presso Canneto di Caronia (Messina), dove autocombustioni, fenomeni magnetici, contatti alieni, fenomeni paranormali, eventi medianici, anomalie di vario genere ed avvistamenti UFO, hanno generato molte ipotesi. Ha anche condotto indagini sulle rotte UFO sopra le città di Palermo, Marausa-Birgi (Trapani) e Carini-Aeroporto Falcone Borsellino. Ha anche condotto indagini sulla casistica delle Province di Palermo, Trapani ed Agrigento per due anni. E’ anche stato autore di molti avvistamenti fotografati e ripresi. Ha organizzatore numerosi convegni e skywatching, spedizioni investigative, archeologiche ed antropologiche. Interviste ed esperienze radiofoniche e TV Gabriele Lombardo è stato in radio diverse volte come ospite per parlare di temi ufologici, di contattismo, scie chimiche, storia, occultismo, esoterismo, ecc.. E’ anche stato più volte ospite di una TV Monte Lepre (Palermo), dove ha coo-condotto come ospite speciale due trasmissioni a tema ufologico-scientifico-misterico affrontando temi come: il Meteorite di Celiabynsk, area 51, Casistica regionale siciliana e Roswell. Egli è stato intervistato dalla trasmissione TV Voyager dove ha potuto esporre una personale tesi che collegherebbe i fenomeni di Canneto di Caronia con le frane del Messinese di qualche anno fa. E’ stato anche intervistato per la galleria di Tremmonzelli in Sicilia (dove avvengono strani fenomeni, avvistamenti UFO e combustioni spontanee correlate ad anomalie magnetiche ed impulsi elettromagnetici o microonde). Gabriele è anche stato ideatore e Conduttore radiofonico della trasmissione “Nuovo Millennio” che andava in onda ogni venerdì dalle 22:00 alle 00:00 su Radio Carini, e condotta insieme ad altre persone. Gabriele Lombardo è anche cittadino di “Asgardia“, la prima Nazione spaziale che attualmente è in trattativa per un seggio all’ONU ed effettua missioni spaziali automatizzate. Egli ha anche un diploma ad Honorem causa “in antichi culti e religioni” Rilasciato dalla chiesa Universale degli USA ed è autorizzato Press presso la stessa istituzione negli Stati Uniti. Ora è ricercatore indipendente e ha dato e continua a dare il suo contributo alla formazione ed il mantenimento delle attività della F.U.I. (Federazione Ufologica italiana), di cui è uno dei promotori e fondatori. Ruoli nella FUI e pubblicazioni Allo stato attuale è a Capo di alcuni dipartimenti ed è vice Capodipartimento di altri. Nel 2019, ha contribuito alla stesura del libro: Il Paradosso di Fermi. “Where is everybody?” Ricerca Aerospaziale Quaderno n. 4 – Anno 2019 insieme a Dario Del Buono, Francesca Maria Manoni, Giuliana Conforto, Giuseppe GM Quartieri, Laura Quartieri, Paolo Saraceno, Piercamillo Quercia. Gabriele Lombardo si occupa anche di analisi foto video, di investigazione dei casi UFO, di fenomeni ad essi connessi e di tutto ciò che è mistero o scienza, scrive articoli e libri. Mail personale: gabrielelomb75@gmail.com

Commento all'articolo

You May Have Missed