Marzo 28, 2024

Kukulkan, Quetzalcoatl, Coatlicue e i draghi portatori di Dei

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Kukulkan conosciuto anche come Quetzalcoatl tra gli Aztechi, il serpente piumato era una delle più importanti divinità antiche mesoamericane. I testi sopravvissuti degli antichi Maya spiegano specificamente che questa divinità arrivò via mare da ovest.

Tra antiche civiltà come i Maya, gli Aztechi e altre culture preispaniche, Kukulkan (Quetzalcoatl) si manifesta come una divinità con vari motivi, forme e leggende tra le quali la più famosa è la sua forma di serpente piumato volante e il cui culto è uno dei più rilevanti in Mesoamerica. Ma siamo davvero certi che il Dio si trasformasse e prendesse la forma di un drago? Oppure siamo davanti a qualcosa che potrebbe essere spiegato tecnicamente anche se in modo alquanto teorico. Direi che è fattibile e pertanto esprimerò a tempo debito una mia teoria a riguardo, più avanti.

Quetzalcoatl e Kukulkan
Lo Yucatan.

Il culto di Kukulkan (con i Maya) è profondamente legato al culto del vento e dell’acqua. Il suo antico nome Maya, Kukulkan, può essere tradotto come Serpente piumato. Esso spesso viene raffigurato come tale oppure più semplicemente di fronte ad esso, accanto o mentre gli entra nella bocca. quest’ultima cosa è per me indicativa ed interessante.

Le storie che descrivono Kukulkan, i suoi insegnamenti così come la sua apparizione e scomparsa hanno lasciato un segno profondo nella storia della penisola dello Yucatan in Messico e della cultura Maya in generale.

Il clima e gli Olmechi

Sebbene Kukulkan e Quetzalcoatl avessero molte somiglianze, avevano anche differenze, ma queste erano probabilmente dovute alla differenziazione climatica tra le regioni mesoamericane. In questo senso per l’antico popolo Mexica, Quetzalcoatl era il Signore del Sole cocente. Ma il clima nello Yucatan varia notevolmente da quello del Messico centrale. Lo Yucatan e il Guatemala hanno un clima prevalentemente tropicale e quindi umido e tormentato, che si esprime con tuoni, fulmini e pioggia.

Pertanto, è più probabile che i Maya considerassero Kukulkan come un dio del cielo che come un dio del Sole stesso. In pratica potremmo dire che era pari al Dio del tuono Thor degli antichi popoli norreni e di molte altre divinità di altri popoli, ma praticamente rispecchianti.

Kukulkan
Teste giganti degli Olmechi. Pinterest.

Il culto del serpente descritto può essere rintracciato molto prima del culto di Quetzalcoatl e Kukulkan delle civiltà azteca e maya, a una delle più antiche civiltà della Mesoamerica, l’antica Olmec, città degli Olmechi. Le prove archeologiche suggeriscono che le prime rappresentazioni del serpente piumato adorato dagli Olmechi risalgono al 1400-400 (circa) prima di Cristo.

Il grande serpente piumato

Sebbene molti antichi testi Maya siano stati bruciati durante la conquista spagnola, secondo le testimonianze descritte da Diego de Landa, i Maya credevano che Kukulkan esistesse come persona arrivata dall’ovest, prima, dopo o nello stesso momento in cui il popolo Itza (originario della regione di Péten del Guatemala settentrionale e di parti del Belize) arrivò a Chichén Itzá.

Curiosamente, Quetzalcoatl è descritto in modo simile: la versione azteca del serpente piumato è rappresentata come il conquistatore che giunse nello Yucatán via mare da ovest, verso la fine dell’XI secolo.

Immagine aerea della piramide di El Castillo, conosciuta anche come il tempio di Quetzalcoatl e Kukulkan a Chichen Itza.  Shutterstock.
Immagine aerea della piramide di El Castillo, conosciuta anche come il tempio di Kukulkan a Chichen Itza. Shutterstock.

Inoltre, Kukulkan non era considerato una pura divinità, ma come qualcuno che veniva da molto lontano, portando progresso, istruzione e tecnologia al popolo Maya. In sostanza, alcuni si riferiscono a Kukulkan in modo simile alla divinità sudamericana Viracocha, che si dice sia arrivata anche da molto lontano, portando grandi progressi, insegnamenti e tecnologia alla gente del Sud America, questo ricorda molto la figura di Horus egizio ed altre divinità di altri pantheon.

Una prima religione trascendente di Kukulkan

In un certo senso si può dire che il culto Kukulkan/ Quetzalcoatl fu la prima religione mesoamericana a trascendere le antiche divisioni linguistiche ed etniche del Periodo Classico.

Alcuni archeologi ritengono che proprio grazie a questo culto, ormai fortemente impresso nella società Maya, si resero possibili la comunicazione e il commercio pacifico tra popoli di diversa origine sociale ed etnica. Adorare una divinità comune ha facilitato l’accordo tra le persone, consentendo alle diverse culture di progredire invece di regredire. La prova di ciò può essere vista in tutto il Messico centrale e meridionale e fino agli attuali Guatemala e Belize.

Sebbene il culto del serpente piumato fosse fortemente centrato nella città piramidale di Chichen Itza, motivi del culto di Kukulkan e Quetzalcoatl si possono trovare nell’antica città di Teotihuacan e in molti altri centri Maya in tutto il Belize e il Guatemala.

Vista aerea del complesso della piramide a Teotihuacan.  Shutterstock.
Quetzalcoatl e Kukulkan
Vista aerea del complesso della piramide a Teotihuacan. Shutterstock.

Kukulkan era una divinità che si dice abbia portato grandi progressi al suo popolo, ma a Chichén Itzá, è anche rappresentato nelle scene sacrificali principali, non dimentichiamo che presso i Maya i sacrifici erano normali, incluso i sacrifici rituali umani. La sua importanza è ben attestata da una pletora di antichi templi e piramidi.

Strutture dedicate al serpente piumato si trovano nei siti archeologici di tutta la penisola settentrionale dello Yucatán, come Chichén Itzá, Uxmal e Mayapán, ma anche nel Messico centrale nella città piramidale di Teotihuacan dove si trova ancora oggi il Tempio di Quetzalcoatl.

Questo tempio, noto anche come la Piramide del Serpente Piumato, era uno degli edifici più belli non solo di Teotihuacan, ma anche del Messico preispanico.

El Castillo, Quetzalcoatl e il serpente piumato

Tuttavia, per me, il monumento più imponente costruito in onore del serpente piumato si trova nella penisola dello Yucatan, a Chichen Itza. e si notano di sicuro i due grandi serpenti o draghi che aprono le fauci e srotolano la lingua, questo particolare per me ha la sua importanza. Ne parleremo però più avanti.

el castillo dentro chichen itza
Quetzalcoatl e Kukulkan
El Castillo e il serpente piumato. Fonte: Pinterest.

La struttura centrale, la Piramide di El Castillo, rende omaggio a una delle divinità Maya antiche più importanti della storia. Questo monumento è maestoso ed ancora ben strutturato.

Ciò che distingue questo antico monumento dal resto è il fatto che durante gli equinozi di primavera e autunno, l’ombra proiettata dall’angolo del sole e dai bordi dei nove gradini della piramide combinata con la scala nord e le sculture in pietra di la testa del serpente crea l’illusione di un enorme serpente che scende dalla piramide. Milioni di persone si recano a Chichen Itza per assistere a questo spettacolo.

Quindi siamo davanti ad una piramide in cui i serpenti o draghi hanno un ruolo importante rituale e cerimoniale oltre che estetico e commemorativo. Sembra che essi debbano dare proprio l’impressione di scendere sulla piramide scivolando, aprendo le fauci e srotolando la lingua per un motivo preciso. Per ora però tralasciamo la questione fino al momento opportuno.

Una divinità dall’aspetto strano

Quetzalcoatl e Kukulkan
Albero cruciforme dei quattro venti.

Secondo i testi antichi, Kukulkan aveva un naso lungo e troncato, come quello di un tapiro. Cammina sull’acqua, brandisce torce ardenti e siede sull’albero cruciforme dei quattro venti che appare così spesso nei miti americani. Faccio un appunto l’albero cruciforme non è così diverso dall’albero della vita occidentale europeo, scandinavo o di altre popolazioni, denota quindi una radice comune tra i popoli e le culture, almeno a livello ancestrale.

Evidentemente è un dio dell’agricoltura, della conoscenza, del progresso ma anche un eroe, poiché numerose raffigurazioni lo mostrano mentre pianta il grano, trasporta attrezzi, viaggiaecc..

Tra gli Olmechi , il serpente piumato era raffigurato come un serpente a sonagli crestato, a volte con piume che coprivano il corpo e le gambe, questo era meno miticizzato o forse influenzato di quanto non lo fosse quello dei Maya.

10 importanti cose sul Serpente Piumato

Quindi cosa devi sapere esattamente su questa straordinaria divinità? 

  1. Kukulkan era venerato dai Maya e Quetzalcoatl dalle culture azteca e tolteca. Entrambe queste divinità sono praticamente le stesse; serpenti piumati.
  2. Sebbene abbiamo familiarità con il serpente piumato e lo conosciamo grazie a Kukulkan e Quetzalcoatl, molto prima che la cultura Maya o Azteca lo venerasse, una delle più antiche culture della Mesoamerica rendeva culto al serpente piumato. Come menzionato nell’articolo, le prove archeologiche suggeriscono che le prime rappresentazioni del serpente piumato adorato dagli Olmechi risalgono al 1400-400 circa prima di Cristo.
  3. Kukulkan è un nome Maya yucateco che può essere tradotto come Serpente piumato. (in Maya: k’uk’ulkan, significa “piuma e serpente”.
  4. Quetzalcoatl, d’altra parte, è una parola nahuatl che può essere tradotta in “Serpente prezioso” o “Serpente dalle piume di Quetzal”.
  5. La presenza del serpente piumato come simbolo deifico è onnipresente in tutta la Mesoamerica rappresenta quindi un origine certamente comune.
  6. Nel Popol Vuh, il libro sacro dei Maya, il dio serpente piumato K’iche’  Q’uq’umatz è il creatore del cosmo. Questo fatto riafferma l’importanza di questa divinità mesoamericana.
  7. Nel sito archeologico di Chichén Itzá, l’immagine di Kukulkan è raffigurata sotto forma di un serpente che si muove lungo la scalinata della piramide a gradoni. Si tratta di un effetto di luci e ombre che avviene durante il giorno equinoziale di marzo e settembre; un’ombra di “serpente” scende dalla sommità dello scalone principale dell’edificio.
  8. Molte strutture furono costruite in onore di Kukulkan e Quetzalcoatl il serpente piumato. La struttura più importante costruita in suo onore è la piramide di El Castillo a Chichen Itza.
  9. Esistono anche altre strutture. Un altro esempio affascinante è il Tempio del Serpente Piumato nella città piramidale di Teotihuacan.
  10. Quello che forse è più interessante è la descrizione data dai Maya su Kukulkan; si dice che Kukulkan sia esistito come una persona che proveniva dall’ovest.

Cominciamo a tirare qualche somma, farci qualche domanda e darci qualche risposta.

Abbiamo detto che Kukulkan entrerebbe nelle fauci del serpente piumato in cui si trasformerebbe; abbiamo detto che i serpenti piumati, non uno, ma due, della piramide di El Castillo a Chichen Itza abbia una caratteristica particolare, quelle che i serpenti arrivano dal cielo, scendono alla piramide e aprono le fauci per far scendee la lingua.

Sembra che vogliano invogliare qualcuno ad entrare, oppure che arrivino dal cielo per prelevare qualcuno. Ma ricordiamoci che parlaimo di Dei, gli Dei dimoravano in cielo e le loro case sulla terra erano i templi. Quindi qualcosa arrivava dall’alto, dal cielo, sulla loro casa, che simboleggia il viaggio celeste, per aprire le fauci e scendere la lingua. Riflettiamo un momento.

Kukulkan
Statua di Kukulkan o Quetzalcoatl. Il Dio è chiaramente dentro il serpente e la sua faccia fuoriesce da esso. non è una sotituzione, quindi potrei dire che esso entra ed esce dal serpente piumato, non vi si trasforma. Pinterest.

Se il lungo serpente piumato o drago fosse un mezzo di trasporto da cui gli Dei entrano ed escono e le fauci si apriressero per far scendere una sorta di passarella “la lingua” per inziare il viaggio celeste? Teniamo in considerazione che il serpente piumato conosciuto anche come Anfither, non ha mai le zampe al contrario degli altri draghi o rettili della mitologia. Esso a solo grandi ali ricche di piume. Ma non è l’unico serpente piumato del mondo mesoamericano, altri Dei erano associati ai draghi ed ognuno aveva caratteristiche leggermente differenti e conseguenze al loro passaggio completamente o quasi diverse. Per esempio sempre per i Maya abbiamo Hurakan.

Il serpente piumato Hurakan

Esso era il Dio degli uragani ed ha nado ale tempeste tropicali il loro nome. Si trattava di un drago strano vicino ad una forma triangolare se visto dal basso, aveva tre piccole tozze zampette, una dietro sulla cosa e due quasi davanti tra il corpo e le ali. Il suo passaggio in cielo portava fortissimi venti devastanti. Al piede della cosa corrispondeva l’occhio del Ciclone, mentre le due zampette muovendosi formavano gli uragani. Hurakan viene spesso raffigurato anche come un Condor, una figura molto simile se stilizzata ad un velivolo dalle grandi ali. Ma andiamo un passo alla volta.

Kukulkan
Hurakan cavalca il suo drago brandendo uno scetto che ancora una volta ricorda il Vajra di cui ho ampliamente discusso in un articolo che trovate in questo sito ed infondo a questo articolo. Foto Yucatan living.

Adesso mettiamo da parte la metafora e cerchiamo di tradurre ciò che i Maya dicevano parlando di Hurakan. sembra di vedere un’astronave triangolare gigantesca, la quale è composta da un corpo serpentiforme con le ali che fuoriescono nella parte anteriore, con tre tozzi piedi che corrispondono ai carrelli di un elicottero o di un aereo con ali inverite, oppure più semplicemente di alcuni caccia militari ed altri aerei.

Continuiamo con questa teoria e con le spiegazioni alternative. E se vicino ai piedini vi fossero dei turbojet rotanti come quelli di un velivolo VSTOL ovvero a volo verticale? Questi genererebbero da vicino un forte vento caldo che potrebbe esser paragonato a quello di una tempesta tropicale, non dal punto di vista di grandezza, potenza, ecc. naturalmente, lo stesso vale per le pale di un elicottero, che producono forte vento ravvicinato.

L’idra dea madre mesoamericana Coatlicue

Coatlicue è la madre degli Dei ed è spesso rappresentata a due teste o più, oppure semplicemente ocn la testa di serpente. La stessa iconografia e le stesse leggende le troviamo con il Dio Mboi-Tu’I del Paraguay.

Pinterest.

Le dee madri sono spesso raffigurate come calde, protettive e premurose. Hanno legami con la terra, la vegetazione o gli animali. Una delle dee madri del pantheon azteco, tuttavia, non potrebbe essere più lontana da questa immagine! Coatlicue era una dea strettamente associata ai serpenti. Indossava una gonna fatta di serpenti a sonagli che si contorcevano, aveva serpenti al posto delle mani e aveva persino due teste serpentine invece di una umana. Almano in alcuni casi veniva raffigurata in questa maniera.

Resa grafica della pietra di Coyolxauhqui, rinvenuta nel Templo Mayor di Tenochtitlan-Città del Messico nella seconda metà del 1900.

Tuttavia, era anche una prolifica dea madre. Ha avuto quattrocento figli e una figlia prima di rimanere incinta alla fine dei tempi. Quest’ultimo figlio, tuttavia, si sarebbe rivelato la fine della storia di Coatlicue. Assassinata dalla sua stessa figlia, Coatlicue non sarebbe mai riuscita a vedere Huitzilopochtli. Allora, come ha fatto una dea madre ad assumere immagini così terrificanti? Gran parte del carattere di Coatlicue, dicono gli studiosi, potrebbe essere basato sul simbolismo. Ma per me vale per tutte le divinità antiche e per gli Dei venuti dal cielo.

Alcuni particolari importanti di questa Dea

Essa inoltre indossa una grande collana di mani alternate e cuori umani. Qualcosa che sembra uscito dai film di Indiana Jones. A volte le sue mani sono invece artigli e la sua collana include teschi. In qualsiasi combinazione, queste immagini sono inquietanti.

L’unica indicazione del ruolo di madre di Coatlicue è nei restanti elementi umani del suo corpo. I suoi seni erano appiattiti e allungati per aver avuto così tanti figli. Sebbene non sembrasse materna, Coatlicue era una madre di moltitudini. Aveva quattrocento figli che erano conosciuti collettivamente come i Centzonhuitznahua, gli dei delle stelle meridionali. Dei delle stelle meridionali? Di per se questo riferimento mi ricorda la storia dell’Abzu sumero, degli Anunnaki che lavorano nelle miniere, dei senza ruolo, il popolo di Enki, ma fermiamoci qui per non divagare. Ma una cosa debbo aggiungerla, mi sento obbligato, questo mito ricorda tantissimo ancora una volta quello mesopotamico della Dea madre Tiamat.

Secondo la leggenda, Coatlicue era la madre dei quattrocento dèi stellari e una sola figlia, Coyolxauhqui. A quel tempo sembrava completamente umana. Mi sembra chiaro che vine fatta una distinzione. Sembra che i primi 400 figli venissero dalle stelle, mentre l’ultimo era umano, almeno in apparenza, quindi terrestre. Anche in questo caso sembra di vedere e leggere il mito di Tiamat. Quindi ritengo opportuno dedicarvi due righe.

Il mito di Tiamat messo a confronto con quello di Coatlicue

La dea madre Tiamat, rappresentava il quarto pianeta del sistema solare, l’attuale fascia di asteroidi, che i sumeri chiamavano l’anello martellato. I mesopotamici sostenevano nelle loro epope mitiche che quando il nostro sistema solare era ancora giovane un Dio infuriato, sfido la supreamazzia dei giganti (Saturno, Giove, Nettuno, Urano), per colpire con una sua luna Tiamat, pianeta ricco di acqua e di vita.

Questo mondo fu spaccato in due parti principali ed una terza parte venne ridotta in piccoli frammenti. Le due parti grandi vennero scaglaite fuori orbita, una divenne la terra e conservò una parte della sua acqua, l’altra divenne la luna e la sua acqua andò in fondo alle profonde caverne generatesi durante la terrificante attività vulcanica in seguito allo socntor.I frammenti più piccoli della terza parte divennero quindi la fascia di asteroidi.

Quando Coatlicue viene decapitata e perde la “vita” da essa nasce un figlio/figlia, che divine importante e che ne riceve l’eredità. La Dea madre è presente inoltre in tutte le culture antiche ed in alcune civiltà è raffigurata con seni flaccidi e molti serpenti. Ancora una volta siamo davanti a radici comuni. Dalla Dea madre nascono molte divinità.

Huitzilopochtli figlio di Coatlicue

Kukulkan
Un libro su Huitzilopochtli.

Huitzilopochtli uscì dal corpo di sua madre completamente cresciuto e vestito per la battaglia. Era armato con una pesante mazza serpentina e, vedendo il corpo di sua madre, attaccò i suoi fratelli.

Huitzilopochtli uccise molti dei suoi fratelli e riportò il resto nei luoghi del cielo notturno. Sua sorella Coyolxauhqui fu decapitata in cambio della morte della madre. La sua testa fu lanciata nel cielo, dove divenne la luna. Avendo vendicato sua madre, Huitzilopochtli divenne un dio della guerra e del sole e il patrono dei Mexicas, o Aztechi, di Tenochtitlan. Questi fatti, seppur in minima parte ricordano molto le gesta di Kukulkan e Quetzalcoatl.

Alcune versioni della storia affermavano che Huitzilopochtli riuscì a salvare sua madre nascendo poco prima della sua morte. Questi, tuttavia, sembrano essere stati meno popolari della storia della sua brutale uccisione per mano della figlia arrabbiata. Nella maggior parte delle storie, Coatlicue era vista come una figura alquanto tragica. Uccisa dai suoi figli traditori, non avrebbe mai incontrato il figlio che l’ha vendicata.

Il Serpente a Due Teste, Huitzilopochtli, simbolo del tempo per gli Aztechi

Kukulkan
Huitzilopochtli in una raffigurazione canonica. Walmart.com foto.

Le entrate dei templi Maya riproducevano le fauci spalancate dei dragoni: gli ambienti interni erano le viscere dove si consumavano spesso i rutuali esoterici e riservati ai sacerdoti (mentre i sacrifici avvenivano all’esterno).

Entrare e uscire dagli ingressi del Tempio\Drago significava compiere un percorso iniziatico, un viaggio da livello terreno a quello sovrannaturale, per rinascere in qualcosa di migliore e superiore: i governanti e i nobili infatti venivano ritratti mentre emergevano dalle fauci di rettili giganteschi. Questo ricorda molto ciò che facevano anche gli Dei mesoamericani e naturalmente salta subito all’occhio anche l’assonanza con il Pantheon egizio e i rituali dei faraoni.

Secondo la mitologia azteca egli era il Dio della guerra e del sole, protettore della città di Tenochtitlán, sulle cui rovine sorge oggi Città del Messico. In pratica era il corrispettivo Azteco di Itzamnà.

Nella sua iconografia meno diffusa anch’egli è rappresentato come un serpente alato, in questa stessa immagine ha le ali, nella schiena e non nell’elmo come canonicamente si dice. nel suo scuto abbiamo il chiaro simbolo astrologico di Marte, poi divenuto anche simbolo del maschile. La cosa di per se è interessantissima ma non la approfondirò in questa sede. Guardate un poco cosa tiene nella mano libera? Uno scettro del tutto simile al Vajra o Durga o Mjiolnir, in pratia il martello di Thor nella versione primaria di scettro della vita e della creazione. Vedi articolo a seguire.

Una interpretazione moderna

La storia della speranza di Coatlicue di rivedere Huitzilopochtli dopo la caduta di Tenochtitlan sembra essere stata scritta quando il pericolo era già noto. Sotto la minaccia dell’invasione spagnola, le presunte profezie riflettevano molto probabilmente eventi che si stavano già svolgendo.

Tali profezie venivano spesso aggiunte anche dai conquistatori spagnoli. La famigerata leggenda che Cortes fosse la reincarnazione di Quetzalcoatl, per esempio, sembra essere basata più sull’incomprensione della cultura azteca che sulla credenza reale dell’epoca.

La storia, tuttavia, mostra un lato più comprensivo per Coatlicue. Il suo dolore per la mancanza di suo figlio sembra in contrasto con la forma mostruosa che presenta. Anche se la doppia testa di serpente potrebbe indicare una dualità.

Altri aspetti della storia di Coatlicue, tuttavia, sono più aperti all’interpretazione degli storici.

La storia della nascita di Huitzilopochtli riflette la visione azteca dell’inizio di ogni nuovo giorno. Quindi sarebbe un’allegoria.

Similitudini che non passano inosservate

Mentre molte culture credevano che la luna e il sole si susseguissero nel cielo in relativa pace, gli Aztechi li consideravano nemici. Ogni mattina era una vittoria del sole nella sua costante battaglia contro la luna e le stelle. Ma è anche vero che per tutte le culture sud americane e mesoamericane la luna era sposa del sole, esattamente come nella stragrande maggioranza di culture, per esempio in quella giudaico/ebraica.

La storia della nascita di Huitzilopochtli rappresenta il primo di questi combattimenti. Sebbene non fosse ancora un dio del sole quando nacque, la storia mostra che era destinato a essere il dio che avrebbe combattuto la luna e gli dei delle stelle ogni giorno e avrebbe prevalso. Sembra di vedere la storia egizia di Horus, con alcuni dettagli differenti, ma praticamente è la stessa storia.

Una teoria suggerisce che Huitzilopochtli potrebbe non essere sempre stata l’unica divinità in quella storia ad essere strettamente legata al sole. Ma in ogni caso non possiamo dimenticare che i seprenti piumati principali, Kukulkan e Quetzalcoatl erano spesso rappresentati proprio come dei solari, quindi in teoria uno dei due o entrambi potrebbero esseri figli della dea madre. In pratica ritorniamo ancora una ovlta ripercorrere la storia di Horus e della madre Iside.

La cinta o gonna sacra di Coatlicue

La gonna di serpenti di Coatlicue è una parte intrinseca del suo personaggio. È così importante che il suo nome si traduca come “La gonna dei serpenti”. Alcuni storici ritengono che questa gonna sia importante per comprendere il ruolo originale di Coatlicue nella storia. I serpenti, affermano, potrebbero aver rappresentato fiamme. In una storia delle origini del sole, diversi dei si sacrificano per immolazione per dare potere alla nuova divinità solare. Un’altra allegoria della battaglia tra Huitzilopochtli e i suoi fratelli?

Sebbene esistano poche prove per suggerire che la gonna stessa fosse adorata, le immagini di Coatlicue si concentrano più sulla sua gonna e sui serpenti che su qualsiasi aspetto umano. Anche tra gli dei della religione azteca, è notevolmente disumana e serpentiforme, rettiliana o draconiana.

La sua gonna non è l’unica parte del suo corpo che probabilmente dovrebbe essere presa simbolicamente. Alcuni studiosi ritengono che i due serpenti che ha al posto della testa non debbano essere serpenti letterali. Vi ricordate che ho detto prima che potrebbero rappresentare una dualità?

I serpenti della testa di Coatlicue

I serpenti sono spesso usati nell’arte azteca per rappresentare visivamente un liquido. I due serpenti provenienti dal collo di Coatlicue, dicono alcuni archeologi, rappresentano il sangue che le usciva dal collo quando fu decapitata. Ancora un’allegoria che in questo caso rappresenta una rinascita dalla morte? Il risultato finale è una dea diversa o duale? Probabilmente si.

Un ultimo indizio su come Coatlicue potrebbe essere stata vista in passato è nel simbolismo non della sua arte, ma della sua storia. Si dice che Coatlicue avesse avuto un figlio dopo essere stata messa incinta da un gomitolo di piume. Tali circostanze miracolose, però, non giustificano la furia di sua figlia.

Ovviamente le piume che Coatlicue ha incontrato nel tempio rappresentassero in realtà qualcos’altro. Nella cultura azteca, si diceva che alcuni uccelli fossero gli spiriti dei guerrieri morti. Un’interpretazione comune di questa storia, quindi, è che Huitzilopochtli non sia stato concepito miracolosamente ma fosse figlio di un eroe caduto e non cieleste ma terrestre. Ed ecco che incontriamo un altro mito comune con tante altre popolazioni, i giganti combattono con gli dei oppure un dio eroico sconfigge gli altri più antichi, e via discorrendo.

Una breve sintesi

Nella mitologia azteca, Coatlicue era la madre del dio della guerra Huitzilopochtli. Nacque nel momento in cui fu uccisa da sua figlia, Coyolxauhqui, e da quattrocento figli maggiori, gli dei delle stelle meridionali.

Huitzilopochtli in cambio uccise sua sorella e gettò la sua testa in cielo per diventare la luna. Coatlicue si recò ad Aztlan dove, secondo una leggenda, pianse di non aver mai visto il suo sole cadere sotto le città degli Aztechi e le fu restituito.

Le immagini di Coatlicue sono tra le più identificabili nell’arte azteca. Una dea dalla testa di serpente, indossa una gonna di serpenti attorcigliati e una collana di parti del corpo umano.

Alcune teorie degli studiosi

Alcuni studiosi ritengono che gran parte di questa iconografia includa serpenti come simboli per altri elementi, tuttavia. I due serpenti che escono dal suo collo sono verosimilmente, per convenzione artistica, rappresentazioni del sangue che sgorgava da lei quando fu decapitata. La sua gonna potrebbe rappresentare delle fiamme, un ricordo di una prima versione della leggenda del dio solare in cui si dava fuoco per dare energia al sole. Dopo queste osservazioni accademiche, direi che le teorie sulla stele di Palenque e le origini aliene del personaggio, non sono affatto così fantasiose.

Kukulkan - stele di palenque
Stele di Palenque.

Anche la storia della nascita miracolosa di Huitzilopochtli può includere strati nascosti di simbolismo. Poiché gli uccelli potrebbero rappresentare gli spiriti dei morti, il racconto della sua fecondazione da parte di un gomitolo di piume potrebbe suggerire una relazione con un soldato caduto.

Quindi, mentre Coatlicue può sembrare terrificante da vedere, non è una figura così spaventosa come sembra. Sebbene sembri mostruosa, quelle immagini probabilmente simboleggiano tradizioni in cui la violenza è stata fatta a lei piuttosto che da lei.

Itzamnà il drago celeste creatore

Sulle vette di molte piramidi-templi Maya domina un ambiente sacro a Itzamnà, il Dragone Celeste. Questa divinità era un mostro alato, a volte rappresentato come dragone bicefalo e più spesso come visibile quasi sempre, come serpente piumato, dalle cui fauci spesso scaturiscono esseri antropomorfi che vengono identificati come le stesse divinità. Itzamnà veniva spesso rappresentato in forma stilizzata, come una croce, cosa che stupì moltissimo i primi esploratori cristiani che erano convinti che l simbolo era una loro esclusiva. La croce è di fatto la stilizzazione del drago in volo che ha un corpo allungato e le due ali ben visibili nella aprte anteriore. Cose che stranamente rcordano anche la sagoma di un grosso aereoplano.

Esso poteva anche apparire come un mascherone scarnificato che recava sulla fronte il glifo del Sole. Il Dragone Celeste dei Maya infatti si identificava spesso con Kinich Ahaw, letteralmente “Signore Occhio del Sole”; e si capisce perché la Dea Ixchel, la Luna, fosse la sua sposa. Ques’ultima cosa è praticamente presente in tutte le culture del nostro Pianeta e denota una radice comune.

Itzamnà rappresentato come drago senza ali, le cui fausi sono ancora una volta spalancate per mostrare il volto della divinità. Il corpo del drago è retto e squadrato, come fosse rigido. Foto da Wikiwand.

Itzamnà rappresentava la forza vitale dell’universo, capace di generare la vita e di far germogliare la pianta sacra del mais (una metafora scientifica della realtà <rapporto sole-luna luce/calore-vita). Esso combinava i caratteri del serpente e del quetzal (un uccello sacro in mesoamerica), ma anche del giaguaro, dell’alligatore e del cervo (tutti animali legati a divinità e sacre). Per chi si chiedesse come mai il cervo era tra gli animali sacri mesoamericani, la rispsota è semplcie, una razza di cervi chiamata Mazama è presente nello Yukatan ed inmolte altre aprti del centro e del sud america.

Conclusioni ed anticipazioni

In tutte le mitologie antiche del nostro mondo ci sono miti che parlano di draghi, serpenti, basilischi ed altre creature o divinità rettiloidi. Giusto per citarne alcune: mesopotamica, cinese, indo/vedica, norrena e greco/romana. Questa cosa deve per forza indurci a pensare che ci sia una radice mitologica comune a tutti i popoli. Ci induce anche a riflettere sugli antichi scritti babilonesi che parlano dell’unica lingua e della civiltà umana prediluviana, nonchè della torre di Babele e la stirpe di Caino. Ma queste sono altre storie che spero di narrarvi al più presto.

Vi anticipo per esempio che Marduk Dio importante dei popoli mesopotamici spesso viaggiava sopra o dentro un serpente. Lo stesso vale per le raffigurazioni indo-vediche dove spesso i dragi o serpenti pososno essere avalcati o rappresentano le divinità cielesti sottoforma di Naga. Per non parlare del dragone cinese, del basilisco emerico e del drago ucciso da Sigfrid nell’epopea dell’Edda norrena.

Nel mentre vedi anche l’articolo sulla Dama di Elche.

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