Luglio 27, 2024

La regione dell’Antartide dei misteri: Neu Schwabenland “base 211”

Vi ripropongo questo mio vecchio articolo risalente al 2010,  ma sempre attuale, che parla di alcuni misteri dell’Antartide, riguardanti il periodo dell’esplorazione Nazista e dopo.

Antartide: Neu Schwabenland “base 211”

Nel 1938 con l’esplorazione dell’Antartide da parte della nave Schwabenland, comincia il capitolo del sogno nazista sul futuro dell’umanità ariana, e quella che sarà la fondazione del IV reich.

Le alte gerarchie del partito nazista, e poi anche le SS di Himler, saranno sempre più impegnate in faccende occulte ed esoteriche.

Tra tutte queste, le più misteriosa e controversa, è proprio quella della nuova Svevia, una regione che prese nome proprio dopo la spedizione in antartide organizzata dai nazisti.

L’Antartide sarà di particolar interesse per i tedeschi, che avrebbero in seguito alle spedizioni sottomarine ed aeree, creato una struttura sotterranea; la più importante base nazista del  mondo.

Su questo argomento si è scritto tanto e c’è sempre da scrivere, evidentemente infatti, questo continua a suscitare sempre interesse e fascino, soprattutto se inerente a fatti svolti in Antartide, di fatto una terra poco conosciuta, poiché è una vicenda tanto oscura quanto misterica e piena di cover-UP; ma soprattutto, questa questione, meriterebbe risposte più certe ed esaudienti.

Punkt 13 o base 211 in Antartide

Di tanto in tanto escono materiali allo scoperto che proverebbero l’esistenza di basi in Antartide almeno fino al 1947, anno in cui si svolse l’operazione militare americana high jump, o secondo altre fonti fino al 1961; esistono addirittura prove anche successive, ma tenute in considerazione soltanto in parte.

Il nome militare in codice della base dell’Antartide 211 sarebbe stato  “Punkt 13” che significa appunto punto base 13, nome dato dai tedeschi alle basi esterne al territorio occupato in Europa; quindi concretamente il nome militare della base sarebbe stato: “punto base esterno numero 13”.

Bisogna fare alcune precisazioni sull’Antartide; infatti nonostante il territorio antartico, sia ricoperto da strati di ghiaccio perenne risalenti per lo più all’ultima era glaciale ed oltre; vi sono delle zone vulcaniche che non permettono la formazione di ghiacci. Queste aree vulcanico/termali, sono in parte sotterranee, ed in parte in superficie. Quindi sparse per l’Antartide, si trovano aperture di ogni sorta e maniera, sia a livello marino che sulle montagne ad alta quota.

Queste oasi vere e proprie (ovviamente da non intendere come quelle desertiche con palme ecc.), si presentano con della vegetazione (licheni ecc.), e la temperatura si attesta intorno ad i -15/-20 gradi, rendendo l’area vivibile anche se pur con molte difficoltà.

Il lago di Vostok ed altri

In Antartide, vi sono presenti anche luoghi sotto la spessa coltre di ghiaccio (in alcuni casi migliaia di metri), come il lago di Vostok, dove le sorgenti termali hanno creato un micro ecosistema (con anche piccoli animali e microorganismi autoctoni). Questi luoghi sarebbero in linea teorica stati utilizzati dalle Waffen SS, e poi abbandonate tutte in vari periodi;  tranne la base principale (la 211) che sarebbe, secondo alcuni studiosi, in continua espansione ancora oggi.

Queste zone dell’Antartide oggi, sono spesso occupate da moderne spedizioni scientifiche internazionali. Quindi in teoria sarebbe alquanto improbabile, e decisamente molto strano, che non si sappia nulla di eventuali basi naziste ad oggi; e c’è anche da dire, che se vi fossero i nazisti in loco e fossero ostili, ed avrebbero le tecnologie di cui si parla; essi non avrebbero mai permesso l’instaurazione in loco di altre basi, anche se civili; tranne se non vi furono accordi segreti di cui non siamo a conoscenza, o di cui siamo a conoscenza, ma non li teniamo in considerazione nel modo corretto.

Nel web possiamo trovare un organizzazione molto strana, ma anche molto interessante chiamata “Causa Nostra” che recupererebbe e porterebbe avanti le teorie e le tematiche della tedesca “Vril Gesellschaft”; essi considerati tra i più esperti del settore, forniscono parecchi dati interessanti.

Purtroppo parlarne dettagliatamente è poco opportuno per via degli spazi disponibili e l’eccessiva lunghezza dell’argomento; ma alcuni importanti accenni sono dovuti, soprattutto sull’Antartide.

Segreti

In primo luogo in Antartide e dintorni si sarebbero trovate tra il 39 e gli anni 60 ben 4 basi. Queste furon tutte abbandonate in periodi diversi, mentre la base principale veniva ampliata ed ultimata. L’ultima testimonianza della base 211 si ha nel 1961, esattamente il 23 giugno, data in cui fu stipulato il trattato internazionale “Antartic Treaty”; direi proprio una strana coincidenza.

Riporto una parte di un interessante articolo comparso su “Archeo & Misteri” di marzo/aprile:

“Varie indiscrezioni riportarono, inoltre, che molti elementi, dell’epoca membri sia della società “Thule”, sia della “Vril Gesellschaft”, emigrarono nella “base 211”, coordinati dal generale (Obergruppenfuhrer) delle SS Hans Friederich Karl-Heinz Kammler (1901-1945?)”

Questo Generale era uno degli ideatori dei campi di sterminio, quindi considerato un criminale di guerra, ma come generale in Germania era un eroe; esso fu responsabile della creazione di importanti armamenti innovativi, diresse la base segreta di Peenemunde (dove furono sperimentate le v1. V2 e v3) altro luogo dei misteri ma situato in Europa.

Una base nazista in Antartide?

Esistono molti indizi che lasciano pensare, che in Antartide ci fossero presenze militari tedesche maggiori di quando sembri;  e molte di queste a sostegno delle tesi, che vogliono una mega città sotterranea, la dove sorse la prima base.

Ecco alcuni es.: foto di vari aerei da trasporto su piste in mezzo al ghiaccio, misteriosi avvistamenti antartici di velivoli sconosciuti, i sottomarini scomparsi a fine guerra, le persone di cui non si seppe mai nulla sparite dalla Germania, la creazione di un metallo che resistesse a temperature di -60 gradi senza arrugginire,la presenza di navi militari, sottomarini e navi pirata o da guerra camuffate, presenti per tutta la durata della seconda guerra mondiale nella zona dell’Antartide.

Poi ci sono le prove successive alla guerra, ovvero i sottomarini fantasma, gli ufo con la svastica o il simbolo delle SS, la battaglia high jump, il trattato antartico sopra citato, la testimonianza dell’ammiragli Bird, le Vril (Vimana tedeschi) avvistate ovunque nel mondo, ma soprattutto in sud America.

Non tralasciamo poi il fatto che Stalin non dichiarò mai conclusa la Seconda Guerra Mondiale; e non parlò mai di Nazismo sconfitto, ma semplicemente di armistizio con la Germania sconfitta. Stalin era famoso per il suo interesse esoterico/occulto. Egli fu per un periodo di tempo alleato di Hitler; per tanto avrebbe potuto, almeno in teoria esser venuto a conoscenza di qualcosa di segreto come la base 211.

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Base nascosta e nuova razza

La base 211 in sostanza sarebbe un luogo dell’Antartide, dove un èlite di nazisti e persone selezionate, starebbero creando la razza che dovrebbe dominare il mondo “la perfetta razza ariana”, che risorgerebbe dalle antiche rovine di una sconosciuta civiltà sepolta tra i ghiacci antartici; in questi luoghi grazie alle catene di montaggio automatizzate, i tedeschi avrebbero creato una rete di tunnel e strutture fantastiche; una società di individui intelligenti, belli ed incredibili guerrieri, macchine volanti straordinarie e armi avveniristiche ed impressionanti.

Ovviamente di tutto ciò non c’è alcuna prova, solo voci e prove contestabili, ma il fatto stesso che questi miti o storie propagandistiche continuino a sopravvivere è di per se indice che qualcosa di vero in tutto ciò c’è stato.

Non dimentichiamo che ad oggi in Antartide ci sono molti misteri irrisolti, e non solo quelli dell’epoca legati ai nazisti ed all’ammiraglio Bird, ma si parla realmente di basi segrete, antichi manufatti, anomalie magnetiche e radioattive, possibili civiltà sepolte e via discorrendo.

Questo articolo è stato pubblicato nel 2018 sul sito della Federazione Ufologica Italiana.

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