I Rettiliani nella Storia Antica: Dominatori Serpentini nelle Tradizioni Esoteriche Mondiali
Nel panorama degli studi alternativi sulla storia umana, poche teorie hanno suscitato tanto fascino quanto quelle che vedono i rettiliani come antichi dominatori dell’umanità. Seguendo il filone interpretativo pioneristicamente sviluppato da studiosi come Zecharia Sitchin, emerge un quadro complesso di tradizioni, miti e simbolismi che attraversa tutte le culture del pianeta, suggerendo una presenza serpentina che avrebbe influenzato profondamente lo sviluppo della civiltà umana.

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Le Tavolette Sumere e i Primi Indizi della Dominazione Rettiliana
La civiltà sumera, fiorita in Mesopotamia oltre 5000 anni fa, per altri, più di 7000, rappresenta uno dei pilastri fondamentali per comprendere questa prospettiva storica alternativa. Le tavolette cuneiformi sumere narrano degli Anunnaki, esseri descritti come “coloro che dal cielo sono venuti sulla Terra”. Nelle traduzioni proposte da Sitchin, questi esseri vengono presentati (almeno in alcuni casi) come entità dall’aspetto serpentino o draconico, dotate di conoscenze superiori e intenti di controllo sull’umanità primitiva.
Il termine “Anunnaki” stesso viene interpretato come riferimento a una razza dominatrice che avrebbe geneticamente modificato l’homo erectus per creare una specie di lavoratori-schiavi: gli esseri umani moderni. Secondo questa lettura, l’umanità sarebbe stata concepita fin dall’origine come forza lavoro per l’estrazione di risorse, principalmente oro, necessarie a questi antichi signori.

Il Simbolismo del Serpente nelle Tradizioni Globali
L’Ubiquità del Culto Serpentino
Analizzando le tradizioni religiose e mitologiche mondiali emergono fattori ricorrenti: la presenza del serpente come simbolo di saggezza, potere e, significativamente, dominazione. Questo non è casuale secondo la prospettiva sitchiniana, ma rappresenterebbe la memoria ancestrale dell’umanità riguardo ai suoi veri dominatori.
Nell’antico Egitto, il serpente Ureo adornava la fronte dei faraoni, simboleggiando il potere divino e la protezione. Ma più significativo è il culto di Apep (o Apophis), il grande serpente del caos, rappresentato come un’entità di immensa potenza che minacciava costantemente l’ordine cosmico. I faraoni stessi erano considerati incarnazioni di divinità, in una gerarchia che vedeva al vertice esseri dalle caratteristiche rettiliane.
Nelle Americhe, la presenza del simbolismo serpentino è ancora più marcata. Quetzalcoatl, il “serpente piumato” delle civiltà mesoamericane, era adorato come una divinità suprema che aveva donato la conoscenza all’umanità. Kukulkan per i Maya, Viracocha per gli Inca: tutti questi dei presentavano caratteristiche serpentine e venivano descritti come esseri venuti dal cielo per governare gli uomini.
In Asia, il drago rappresenta da millennii il potere imperiale supremo. In Cina, l’imperatore era considerato figlio del drago, mentre in India i Naga (esseri serpentini) erano venerati come detentori di saggezze segrete e guardiani di tesori nascosti.
La Tradizione Biblica e il Serpente dell’Eden
Anche la tradizione giudeo-cristiana offre elementi significativi in questa chiave interpretativa. Il serpente dell’Eden, secondo letture alternative, non sarebbe semplicemente un simbolo del male, ma rappresenterebbe una delle fazioni degli antichi dominatori che si oppose al piano di mantenere l’umanità nell’ignoranza. Il “frutto della conoscenza” diventa così metafora dell’illuminazione che alcuni di questi esseri superiori avrebbero voluto concedere ai loro servi umani, contro la volontà della fazione dominante.
I Nephilim, i “giganti” menzionati nella Genesi come “figli di Dio” che si unirono alle “figlie degli uomini”, vengono interpretati come discendenti diretti di queste stirpi rettiliane, ibridi che avrebbero dominato l’umanità primitiva con la loro superiorità fisica e intellettuale.
Vedi Anche: L’enigmatica eredità reale delle tavolette cuneiformi della Mesopotamia
L’Esoterismo Occidentale e le Confraternite del Serpente
Le Tradizioni Iniziatiche e il Simbolismo Ofidico
L’esoterismo occidentale è permeato di simbolismo serpentino che, secondo questa interpretazione, non sarebbe casuale ma rifletterebbe antiche conoscenze sulla vera natura dei dominatori terrestri. Le scuole misteriche dell’antichità – dai Misteri Eleusini ai riti Dionisiaci, dai culti mitraici alle tradizioni ermetiche – utilizzavano sistematicamente l’immagine del serpente come simbolo di trasformazione e saggezza superiore.
L’Ordine del Drago, fondato nel XV secolo dal re ungherese Sigismondo, rappresenta uno degli esempi più evidenti di come le élite europee abbiano mantenuto viva questa simbologia. Vlad III di Valacchia, storicamente noto come Dracula, era membro di quest’ordine, e la sua figura leggendaria potrebbe celare memorie più profonde di lignaggi ibridi.
La Società Teosofica di Helena Blavatsky ha esplicitamente teorizzato l’esistenza di “Maestri Ascesi” che guiderebbero segretamente l’evoluzione umana. Nelle sue opere, Blavatsky fa riferimento a antiche razze di “Signori della Fiamma” e “Draghi di Saggezza”, esseri superiori che avrebbero plasmato le civiltà umane attraverso i millenni.
L’Alchimia e l’Ouroboros
L’alchimia medievale e rinascimentale ha fatto dell’Ouroboros – il serpente che si morde la coda – uno dei suoi simboli centrali. Questo non rappresenterebbe solo la ciclicità dell’esistenza, ma secondo interpretazioni alternative, simboleggerebbe il controllo perpetuo che questi esseri superiori esercitano sull’umanità: un ciclo eterno di dominazione che si auto-rigenera.
I grandi alchimisti come Paracelso, John Dee e Nicolas Flamel avrebbero avuto accesso a conoscenze segrete tramandategli da confraternite che mantenevano vivi i contatti con questi antichi dominatori. La ricerca della Pietra Filosofale sarebbe stata, in realtà, la ricerca di tecnologie che permettessero la trasformazione genetica e l’estensione della vita, prerogative delle stirpi rettiliane.
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Le Società Segrete e il Controllo Contemporaneo
La Perpetuazione del Dominio
Secondo questa visione, le grandi società segrete occidentali – dalla Massoneria agli Illuminati, dal Skull and Bones alla Società del Drago Nero – rappresenterebbero la continuazione moderna di antiche confraternite al servizio di questi dominatori rettiliani. Non si tratterebbe di organizzazioni puramente umane, ma di strutture ibride dove discendenti di antichi lignaggi mantengono il controllo attraverso reti di potere economico, politico e culturale.
La Massoneria, con i suoi gradi iniziatici e il suo elaborato simbolismo, preserverebbe antiche conoscenze sulla vera storia dell’umanità. Il simbolo dell’Aquila a due teste, utilizzato dal Rito Scozzese Antico e Accettato, rappresenterebbe in realtà un drago bicefalo, mentre i “Grandi Architetti dell’Universo” sarebbero riferimenti velati agli antichi ingegneri genetici rettiliani.
Gli Illuminati di Baviera, fondati da Adam Weishaupt nel 1776, avrebbero rappresentato un tentativo di centralizzare ulteriormente questo controllo, creando una rete globale di iniziati che potesse coordinare l’evoluzione della civiltà umana secondo i piani dei veri dominatori.
Il Controllo Finanziario e Genetico
Le grandi dinastie bancarie europee – dai Rothschild ai Warburg, dai Rockefeller ai Windsor – vengono interpretate come lignaggi ibridi che mantengono il controllo dell’umanità attraverso il sistema finanziario globale. Il loro potere non deriverebbe solo dall’accumulo di ricchezze, ma dalla loro natura genetica superiore e dalla connessione diretta con gli antichi dominatori.
Il controllo monetario rappresenterebbe l’evoluzione moderna del sistema schiavistico antico: invece di catene fisiche, l’umanità sarebbe controllata attraverso il debito, la dipendenza economica e la manipolazione dei bisogni primari.

Le Tradizioni Orientali e i Signori Serpentini
L’India e la Tradizione dei Naga
La tradizione induista offre alcune delle descrizioni più dettagliate di esseri serpentini dominatori. I Naga sono descritti nei Purana come una razza di esseri semi-divini dall’aspetto di cobra umanoidi, dotati di poteri soprannaturali e abitanti di magnifici regni sotterranei. Non si tratta di semplice mitologia, ma secondo questa interpretazione, di memorie storiche di reali dominatori pre-umani.
Shesha, il grande serpente cosmico su cui riposa Vishnu, rappresenterebbe l’infrastruttura di controllo globale mantenuta da questi esseri. Vasuki, il re dei Naga, simbolizzerebbe il capo supremo di questa gerarchia rettiliana.
Le Upanishad parlano di “Sarpa-Raja” (Re-Serpente) che governerebbero da regni nascosti, mantenendo il controllo sulle faccende umane attraverso la manipolazione di eventi apparentemente casuali.
La Cina e i Draghi Imperiali
In Cina, la figura del drago non è mai stata considerata malvagia come in Occidente, ma rappresenta il potere supremo e la saggezza ancestrale. L’imperatore era chiamato “Figlio del Drago” non metaforicamente, ma come indicazione di una reale discendenza da questi esseri superiori.
I Cinque Draghi Imperiali della tradizione cinese rappresenterebbero i governatori regionali di questo antico sistema di controllo, mentre il Drago Giallo simbolizzerebbe il sovrano supremo di tutta la gerarchia terrestre.
Le arti marziali cinesi, in particolare quelle che utilizzano lo “stile del drago” o “del serpente”, preserverebbero tecniche di combattimento originariamente insegnate da questi maestri non-umani ai loro servitori ibridi.
Il Giappone e i Ryū
Anche la tradizione giapponese dei Ryū (draghi) presenta elementi significativi. Questi esseri sono descritti come signori delle acque e del tempo atmosferico, con la capacità di assumere forma umana per interagire con i mortali. I clan samurai più potenti rivendicavano discendenze da questi Ryū, e i loro katana erano spesso decorati con simboli draconici che non avevano solo valore ornamentale, ma rappresentavano la benedizione e la protezione di questi antichi alleati.
L’Africa e gli Dei Serpentini
I Dogon e la Conoscenza Stellare
La tribù Dogon del Mali possiede conoscenze astronomiche che, secondo gli studiosi mainstream, non potrebbero aver acquisito autonomamente. La loro tradizione parla di maestri acquatici chiamati Nommo, provenienti dal sistema stellare di Sirio, che avrebbero insegnato loro i segreti del cosmo.
Questi Nommo vengono descritti come esseri anfibi dall’aspetto serpentino, capaci di vivere sia sulla terra che in acqua. La loro rappresentazione nelle maschere e nelle sculture Dogon mostra chiaramente caratteristiche rettiliane: pelle squamosa, occhi allungati, movenze sinuose.
L’Egitto e il Culto del Cobra
L’antico Egitto presenta probabilmente la più ricca tradizione rettiliana del continente africano. Wadjet, la dea cobra del Basso Egitto, non era semplicemente una divinità protettrice, ma secondo questa interpretazione rappresentava una reale entità rettiliana che governava quella regione.
Il culto di Sobek, il dio coccodrillo, centrato nella regione del Fayyum, manteneva vivi coccodrilli sacri considerati incarnazioni divine. Questi non erano semplici animali oggetto di culto, ma possibili ibridi o forme degeneranti di antiche stirpi rettiliane.
La Sfinge, con il suo corpo leonino e volto umano, potrebbe rappresentare una forma ibrida intermedia tra i dominatori rettiliani e l’umanità, un guardiano posto a protezione di antiche conoscenze segrete.
Il Controllo attraverso le Religioni Organizzate
Il Vaticano e i Segreti Serpentini
Secondo questa visione, le grandi religioni organizzate non sarebbero sistemi di fede spontanei, ma strutture di controllo mentale create e mantenute dai dominatori rettiliani per gestire le masse umane. Il Vaticano, in particolare, viene visto come il centro nevralgico di questo controllo spirituale.
L’Aula Paolo VI, la sala delle udienze papali costruita negli anni ’70, presenta una forma inequivocabilmente serpentina: vista dall’alto, l’intera struttura ricorda la testa di un serpente, con l’altare posizionato esattamente nella posizione degli occhi.
La Biblioteca Vaticana conterrebbe testi antichi che documentano la vera storia dell’umanità e i rapporti con i dominatori rettiliani. Il segreto pontificio non proteggerebbe solo questioni dottrinali, ma vere e proprie prove dell’origine non-umana del controllo terrestre.
L’Islam e il Simbolismo del Serpente
Anche l’Islam presenta elementi che, secondo questa interpretazione, rivelano connessioni con la tradizione rettiliana. Il Corano menziona i Jinn, esseri di natura superiore creati dal fuoco, che potrebbero rappresentare una forma energetica di questi antichi dominatori.
La Kabā di Mecca, con la sua Pietra Nera, potrebbe contenere tecnologia aliena o essere un punto di comunicazione con i veri controllori del pianeta. I rituali dell’Hajj, con la circumambulazione della Kabā, ricalcherebbero antichi rituali di sottomissione a questi dominatori.
Il Buddhismo e i Signori dei Nāga
Il Buddhismo, pur presentandosi come filosofia di liberazione, mantiene forti collegamenti con la tradizione dei Naga. Buddha stesso viene descritto come protetto dal re dei Naga Mucalinda durante la sua illuminazione, suggerendo un’alleanza o un controllo da parte di questi esseri.
I templi buddhisti in tutta l’Asia sono decorati con figure di draghi e serpenti che non hanno solo valore simbolico, ma rappresenterebbero i veri detentori del potere spirituale terrestre.
La Scienza Moderna e le Tracce Genetiche
L’DNA e l’Eredità Rettiliana
La genetica moderna, secondo alcuni interpreti di questa teoria, starebbe involontariamente confermando l’antica manipolazione genetica dell’umanità. Il cervello rettiliano, identificato dal neuroscienziato Paul MacLean come la parte più antica del cervello umano, rappresenterebbe l’eredità genetica dei nostri antichi dominatori.
Le mutazioni genetiche che portano alla nascita di bambini con caratteristiche fisiche anomale – pelle squamosa, occhi verticalmente allungati, resistenza estrema al freddo – potrebbero essere riemergenze di geni rettiliani soppressi nel pool genetico umano.
La ricerca sul DNA mitocondriale ha rivelato che l’umanità discende da un numero molto ristretto di “madri ancestrali”, suggerendo possibili manipolazioni genetiche concentrate in specifici momenti della storia umana.
Le Anomalie Archeologiche
Numerosi ritrovamenti archeologici presentano anomalie che la scienza mainstream fatica a spiegare, ma che troverebbero perfetto senso nell’ottica del controllo rettiliano:
Le piramidi globali: la presenza di strutture piramidali in tutti i continenti, costruite con tecniche e precisioni impossibili per le civiltà dell’epoca, suggerirebbe un coordinamento globale da parte di supervisori non-umani.
I megaliti: Stonehenge, i moai dell’Isola di Pasqua, Puma Punku in Bolivia, tutti presentano caratteristiche costruttive che richiederebbero tecnologie avanzate e conoscenze astronomiche superiori a quelle delle civiltà che li hanno teoricamente edificati.
Le rappresentazioni artistiche: in tutto il mondo, l’arte antica presenta raffigurazioni di esseri dall’aspetto rettiliano in posizioni di comando o venerazione, troppo consistenti per essere casuali.
I Rettiliani nell’Era Contemporanea
Il Controllo Mediatico e l’Occultamento
Nell’era moderna, secondo questa visione, il controllo rettiliano si sarebbe evoluto utilizzando i mass media e le tecnologie di comunicazione. Hollywood produrrebbe sistematicamente film che ridicolizzano o distorcono la verità sui dominatori rettiliani, mantenendo queste conoscenze nell’ambito della “fantascienza” per discreditarle preventivamente.
I social media e internet rappresenterebbero strumenti di sorveglianza e controllo mentale di massa, permettendo ai dominatori di monitorare e influenzare il pensiero umano su scala planetaria.
Le teorie del complotto stesse sarebbero strumenti di controllo: diffondendo versioni distorte o ridicole della verità, si mantiene la popolazione in uno stato di confusione e incredulità.
Le Élite Mondiali e i Lignaggi Ibridi
Il Gruppo Bilderberg, la Commissione Trilaterale, il Consiglio per le Relazioni Estere rappresenterebbero organizzazioni di coordinamento dove i discendenti ibridi dei dominatori rettiliani pianificano l’evoluzione della civiltà umana.
Le famiglie reali europee, con le loro ossessioni genealogiche e i matrimoni endogamici, starebbero preservando specifici patrimoni genetici rettiliani che conferiscono loro capacità di comando naturali e connessioni con i veri dominatori.
I leader politici mondiali sarebbero selezionati non per competenza o popolarità, ma per la loro compatibilità genetica con i piani dei controllori rettiliani.
Conclusioni: La Ricerca della Verità Nascosta
L’analisi delle tradizioni esoteriche e storiche mondiali rivela un pattern sorprendentemente coerente: la presenza di esseri serpentini o draconici in posizioni di potere e controllo attraversa tutte le culture umane, suggerendo che queste non siano semplici coincidenze mitologiche, ma possibili memorie collettive di reali eventi storici.
La prospettiva sitchiniana offre una chiave interpretativa che unifica tradizioni apparentemente separate, proponendo una visione della storia umana come esperimento controllato da intelligenze superiori. Che questa interpretazione corrisponda alla realtà storica o rappresenti una proiezione simbolica di dinamiche di potere universali, rimane una questione aperta che continua a stimolare ricerca e dibattito.
L’importante, in questo percorso di conoscenza, è mantenere una mente aperta alle possibilità alternative, pur conservando il rigore critico necessario per distinguere tra evidenze documentali e speculazioni teoriche. La verità, qualunque essa sia, emergerà solo attraverso un’indagine attenta e multidisciplinare che non escluda a priori nessuna possibilità interpretativa.
La ricerca continua, e forse un giorno l’umanità scoprirà definitivamente la vera natura dei suoi antichi dominatori e il reale scopo della sua esistenza su questo pianeta.
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Complimenti per questa encomiabile presentazione documentaria, grazie e buon proseguimento
Ciao Carlo e grazie per il complimento, buon proseguimento anche a te.