Luglio 27, 2024

Un giorno non troppo lontano, dicono gli Hopi, gli Antichi Dei che hanno dato al via alla cultura umana sulla Terra, torneranno sui loro scudi dorati. Molte culture precolombiane hanno simili storie e racconti che affondano nei miti più ancestrali. Le tribù Hopi e non solo esse, hanno da sempre vissuto la loro vita tramandandosi gli insegnamenti di: Masauwu i cui concetti etici sono importantissimi e profondamente radicati nel popolo nativo americano degli Hopi. Questa divinità, al contrario di molte mitologie, che li vedono venire dallo spazio, ma vivano nel cuore della Terra, tramandando ad essi l’idea di una Terra Cava abitata ante litteram.

Le loro divinità sono gli uomini formica, che tanto ricordano gli Anunnaki dei Sumeri. Alcuni petroglifi rinvenuti nei pressi di Mishongnovi in Arizona, rappresentano le più antiche incisioni rupestri degli Hopi, che sono legate ad altre opere dello stesso genere di altre tribù come gli Anasazi, raffigurano degli enigmatici esseri con: antenne e grandi occhi, che danno l’idea appunto di uomini con la testa di formica ed in alcuni casi corpi antropomorfi.

Secondo la mitologia Hopi, all’inizio del tempo, il Dio Taoiwa, il Creatore, creò Sotuknang, il nipote prediletto a cui diede il compito di creare nove universi o mondi: uno per nonno, uno per se stesso e altri sette per sovrabbondanza di vita.

Similitudini con i Norreni

Questa parte della mitologia è presente in modo similare in altri miti Mesoamericani e Nordamericani; ma la cosa che mi ha colpito di più è la somiglianza con altri miti di altri continenti, uno per tutti quello norreno delle terre create da Odino all’inizio dei tempi, quando fonda la cultura umana e poi si insedia sul suo trono su Asgardia, lasciando la cultura umana in uno dei sette regni ricchi di vita di nome Midgard. A questo mito si ispirano anche i moderni fumetti e film della Marvel sullo sfondo delle avventure di Thor, Dio del tuono e figlio maggiore del principale Dio norreno.

In una concezione ciclica del tempo presente in tutte le grandi culture del Centro e Sud america, in maniera preponderante nella mitologia azteca, questi mondi si sarebbero succeduti ciclicamente, ovvero, ognuno di loro ha avuto un ruolo chiave in un certo lasso di tempo e sempre ciclicamente i mondi e le loro civiltà vanno incontro alla catastrofe.

Il primo ciclo di mondi

Per gli Hopi, I primi tre di questi mondi, Tokpela, Tokpa e Kuskurza, sono già stati abitati e successivamente distrutti a causa della corruzione e della malvagità degli uomini, mito che ricorda molto la fine delle città di Harappa e Moenjo Daro della Valle dell’Indo e quelle del Mar Morto Sodoma e Gomorra.

Essi si tramandano il detto, che la fine di ogni ciclo è segnato dal ritorno degli Dei, e l’approssimarsi del nuovo mondo e annunciato dalla comparsa della Stella Blu Kachina, il segno del ‘Giorno della Purificazione’, in cui il vecchio mondo è distrutto e ne comincia uno nuovo, mito ricorda molto il Ragnarok dei popoli nordici, ma anche la ciclicità delle culture umane tra cui: Atlantide, Lemuria e Mu.

Uomini formica o Anu-naki degli Hopi

Ogni volta che uno dei mondi subisce la distruzione culturale e della vita subisce un reset, nel caso della Terra, gli Hopi fedeli sono presi e condotti dalle divinità in città sotterranee per sfuggire alla distruzione, evento mitologico sovrapponibile alle Cronache di Akakor, su cui appena possibile scriverò un approfondimento e che riguardava i popoli ancestrali delle Americhe, in particolar modo delle culture andine. In ogni distruzione ciclica, per la mitologia Hopi gli ‘uomini-formica’ assumono un ruolo cruciale per la loro sopravvivenza, in pratica ne prelevano alcuni ritenuti speciali e li usano per re inseminare il mondo che verrà.

I mondi Hopi

Il ‘Primo Mondo’ Hopi, il così detto Tokpela, è stato apparentemente distrutto da un incendio di proporzioni globali, forse una specie di vulcanismo massivo, oppure l’impatto con un asteroide o una piccola cometa o ancora, un’espulsione di massa coronale solare di dimensioni catastrofiche, anche se quest’ultima possibilità è decisamente poco ortodossa.

Uomini formica o Anu-naki degli Hopi

Il ‘Secondo Mondo’, il Tokpa, venne distrutto dal freddo. Uno spostamento dei poli potrebbe essere all’origine dell’Era Glaciale che ha distrutto quasi tutta la vita sul pianeta Terra.

Nel corso di questi due cataclismi globali, i membri virtuosi della tribù Hopi, che quindi avrebbe milioni di anni secondo il mito, sono stati guidati durante il giorno da una nube dalla forma strana e da una stella in movimento durante la notte, conducendoli alla presenza di un ‘uomo formica’ chiamato AnuSinom. La creatura ha poi scortato gli uomini da salvare in grotte sotterranee dove hanno trovato rifugio e sostentamento per tutto il tempo necessario.

Uomini formica ed Anunnaki

Nella leggenda, gli uomini formica vengono descritti come creature generose e laboriose appunto come le formiche, disposte a fornire cibo agli Hopi e ad insegnare loro i metodi di conservazione degli alimenti, cose ricordano proprio le formiche nei formicai. Secondo alcuni teorici della cospirazione, in particolar modo a quelli del mondo di studi sugli Antichi Astronauti, credono che si tratti degli alieni Grigi, con cui in effetti hanno alcune caratteristiche in comune, ma dubito fortemente che si tratti delle stesse figure. Per sopravvivere, agli Hopi, gli uomini formica insegnarono la germogliazione in grotta di alcune piante nutrienti come i fagioli.

Uomini formica o Anu-naki degli Hopi

Quando gli Hopi devono indicare la formica usano la parola ‘anu’, che unita alla parola ‘naki’, che vuol dire ‘amici’, forma la parola ‘Anu-Naki’, ovvero ‘amici delle formiche.

Gli ‘uomini formica’ degli Hopi potrebbero essere gli stessi Anunnaki dei Sumeri? Non credo affatto, ma secondo alcuni è possibile. Se così fosse, due mitologie così distanti nel tempo e nello spazio potrebbero essere il ricordo ancestrale, attraverso i Miti di nostri antenati, di un evento avvenuto sul nostro pianeta? Potrebbe anche essere.

Gli scudi volanti

Nel libro Mexico Mystique: The Coming Sixth World of Consciousness (1975), Frank Waters, quando parla del Terzo Mondo, sostiene che gli Hopi introducono il concetto di patuwvotas, ovvero ‘scudi volanti’ gli attuali Dischi volanti dell’era UFO. Gli scudi volanti sono presenti negli antichi testi romani insieme alle colonne infuocate.

Nel terzo ciclo si dice che l’umanità ha costruito una civiltà altamente avanzata (Atlantide-Aztlan), anche in questo caso descritte nelle Cronache di Akakor di Karl Brugger ed annientate 12000 ani fa, tanto che questi svilupparono gli ‘scudi volanti’, mezzi in grado di viaggiare rapidamente in diversi luoghi del mondo e di radere al suolo intere città, fatti descritti nei racconti degli Dei sumeri e di molte altre civiltà, tra cui quella della Valle dell’Indo dove si parla chiaramente di Vimana.

Il Terzo Mondo è stato infatti distrutto da Sotuknang, il nipote del Creatore, con una grande alluvione che spazzò via questa civiltà, sembra il mito di Platone, ma coincide anche con i racconti sumeri della fuga degli Anunnaki proprio dall’alluvione.

Questo racconto, riportato nell’Epopea di Gilgamesh, testo dove troviamo il Noè sumero chiamato Ziusudra, decisamente molto più lungo e dettagliato del successivo ed erede biblico dove troviamo il racconto del Diluvio Universale e dell’Arca di Noè.

I superstiti del Diluvio Universale

“Secondo le tradizioni Hopi, i superstiti del diluvio si sono sparsi in diversi luoghi del pianeta sotto la guida di Masauwu, lo Spirito della Morte e Maestro del Quarto Mondo.”

Il Navigatore Curioso

Masauwu cavalca una ‘nave senza ali’ a forma di cupola, ovvero un disco volante. Siano essi ‘scudi volanti’ o ‘navi senza ali’, il messaggio è chiaro: gli antenati degli Hopi usavano queste descrizione per riferirsi a qualcosa che era capace di volare e di trasportare delle persone in cielo, nello spazio e sottoterra o sott’acqua, esattamente come i Vimana dei Veda e gli UFO trans mediani di oggi.

Uomini formica o Anu-naki degli Hopi

Secondo gli Hopi, attualmente ci troviamo a vivere nel Quarto Mondo, detto Túwaqachi. Come i mondi precedenti, anche Túwaqachi verrà distrutto a causa della malvagità degli uomini e vedrà il ritorno delle divinità sulla Terra con la cometa Blue Kachina, che potrebbe però anche essere una stella che esplode. I teorici degli Antichi Astronauti interpretano invece la profezia della Stella Blu Kachina come un riferimento al ritorno degli extraterrestri sul nostro pianeta, ad un grande reset ed una distruzione che porterà alla rifondazione di una nuova cultura.

IMPORTANTE!!! Prima di continuare a leggere, ti consiglio di vedere anche il video per altre informazioni. Presta attenzione anche sul Canale Youtube @ufonewsgl dove troverai nei prossimi giorni (entro metà di dicembre 2023) un altro interessante video sugli uomini formica, ma questa volta in Africa.

YouTube player

Conclusioni, domande e curiosità da approfondire

Oltre agli apparenti paralleli tra la cultura Hopi e quelle mesoamericane, norrena, indo-vedica, naturalmente e quella Sumera con cui, Waters intravede una connessione, ne intravede una soprattutto con la mitologia dei Maya. In entrambe le culture i riferimenti alla creazione e alla distruzione del mondo sono molto simili, così come la ciclicità. Entrambe, inoltre, affermano la futura distruzione del mondo attuale, cosa che doveva avvenire nel 2012, ma che come sappiamo secondo i Maia almeno, era solo metaforica e legata ai cicli calendaristici.

Questa uniformità nella mitologia culturale delle due culture, ha portato Waters ad affermare che gli Hopi e i Maya erano ancestralmente legati. Io credo di essere andato oltre, infatti è vero che erano più vicini gli Aztechi che i Maia ai nativi nord americani, ma è soprattutto vero che i luoghi dove risiedevano gli Hopi sono quasi gli stessi dove risiedeva un popolo più antico e molto legato agli Aztechi dal punto di vista culturale ed architettonico, il Popolo delle Pueblos, ovvero gli Anasazi, che guarda caso sono ad un certo punto misteriosamente scomparsi, lasciando come gli Hopi, petroglifi degli uomini formica pressoché ovunque in giro per i loro territori. Ma approfondirò l’argomento i un altro articolo prossimamente.

Vedi anche l’articolo: Impero Inca: Machu Picchu e i tesori nascosti del Perù

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *